La nuova produzione del Teatro Stabile di Torino, “Adolescence”, diretta da Marco Bernardi, si propone come un’importante riflessione sul conflitto tra generazioni. Lo spettacolo, che sarà in cartellone al Teatro Gobetti fino a domenica, trae ispirazione dalla celebre serie TV e la confronta con l’opera “Risveglio di primavera” di Frank Wedekind. Il regista analizza le similitudini tra i due lavori e l’attualità dei temi trattati.
Tematiche comuni: comunicazione e conflitto
Marco Bernardi sottolinea che sia “Adolescence” che “Risveglio di primavera” affrontano la complessità della comunicazione tra genitori e figli. Questo tema centrale è particolarmente rilevante nell’epoca moderna, dove il dialogo sembra spesso interrotto da incomprensioni reciproche. Il regista evidenzia come entrambi i testi esplorino il conflitto intrinseco tra adolescenti e adulti, un argomento universale che continua a risuonare nel presente.
Bernardi fa notare anche l’aspetto formale delle opere: mentre Wedekind è considerato uno dei pionieri dell’espressionismo teatrale, la serie TV utilizza tecniche moderne come il piano sequenza per creare una narrazione intensa e immersiva. Questa scelta stilistica contribuisce a trasmettere un senso di verità ed oppressione che caratterizza entrambe le opere.
L’efficacia del teatro rispetto alla televisione
Quando si parla dell’impatto emotivo delle due forme d’arte, Bernardi afferma che entrambi i linguaggi hanno la loro efficacia unica. Le serie TV possono raggiungere milioni di spettatori grazie alla loro diffusione capillare; tuttavia, secondo il regista non è tanto importante il numero quanto l’emozione suscitata nello spettatore. “L’obiettivo principale rimane quello di sorprendere e far riflettere su questioni scomode legate all’adolescenza.”
Il teatro offre un’esperienza più intima ma limitata in termini numerici rispetto alla televisione; tuttavia questa intimità può intensificare le emozioni provate dal pubblico durante lo spettacolo dal vivo. La capacità del teatro di coinvolgere direttamente gli spettatori crea una connessione unica con le tematiche affrontate.
Un classico sempre attuale
Bernardi discute anche della rilevanza contemporanea di “Risveglio di primavera”, scritto nel 1906 da Wedekind. Nonostante siano passati oltre cento anni dalla sua prima rappresentazione, i temi trattati rimangono incredibilmente attuali per gli adolescenti odierni: desiderio d’amore e amicizia, paure esistenziali e ricerca dell’identità sono esperienze condivise attraverso le generazioni.
L’unica differenza significativa sembra essere rappresentata dall’avvento dello smartphone nella vita quotidiana degli adolescenti moderni; per il resto molte dinamiche relazionali restano immutate nel tempo. La struttura dello spettacolo stesso gioca un ruolo fondamentale nella sua modernità: composto da 19 scene brevi collegate da un ritmo incalzante simile al montaggio cinematografico.
Casting giovane: opportunità ai debuttanti
Per quanto riguarda il cast dello spettacolo, Bernardi ha selezionato 14 attori – dieci dei quali molto giovani – dopo aver condotto oltre cento audizioni in tutta Italia. Tra questi c’è Emma Francesca Savoldi, neodiplomata della scuola del Teatro Stabile; molti degli interpreti sono al loro debutto professionale sul palcoscenico.
Il regista esprime soddisfazione per la qualità degli artisti emergenti incontrati durante le audizioni; ha trovato ragazzi motivati con una forte passione per la recitazione pronta ad emergere nonostante le difficoltà iniziali legate all’ingresso nel mondo dello spettacolo.
Riflessioni sulla presenza giovanile a teatro
Bernardi nota infine una preoccupante scarsità di giovani nelle platee teatrali italiane rispetto alle aspirazioni artistiche diffuse fra i ragazzi stessi. Secondo lui questo fenomeno dipende dalle scelte artistiche dei teatri locali ma anche dalla necessità urgente d’incrementare iniziative mirate ad attrarre nuove generazioni verso eventi culturali dal vivo.
Una strategia efficace potrebbe consistere nell’organizzare produzioni in cui gli stessi giovani possano recitare o partecipare attivamente alla creazione artistica; questo approccio potrebbe stimolare interesse verso forme d’arte tradizionali come quella teatrale senza perdere contatto con l’attualità culturale contemporanea.