La storia di Santa Bernacchia: un amore eterno per la Roma e il calcio

Santa Bernacchia, storica tifosa della Roma, racconta la sua passione per il club giallorosso, i momenti indimenticabili vissuti allo stadio e l’importanza del legame tra squadra e città.
La storia di Santa Bernacchia: un amore eterno per la Roma e il calcio - Socialmedialife.it

Santa Bernacchia, una tifosa storica della Roma, racconta la sua passione per il club giallorosso e le emozioni vissute nel corso degli anni. Nel 1952, ricevette dal padre Serafino un abbonamento vitalizio che l’ha legata indissolubilmente alla squadra. Da quel momento, ha assistito a innumerevoli partite all’Olimpico, vivendo momenti di gioia e tristezza che hanno segnato la sua vita.

I primi ricordi da tifosa

Santa Bernacchia ha iniziato a seguire la Roma fin da piccola. Aveva solo sei anni quando gli abbonamenti vitalizi furono messi in vendita dalla società. Non ricorda i dettagli precisi di quel periodo, ma i suoi primi ricordi sono legati ai momenti trascorsi con la famiglia allo stadio. Partendo da Trastevere insieme a mamma, papà e suo fratello, Santa si divertiva correndo tra i seggiolini mentre gli adulti si concentravano sulla partita.

Questa esperienza ha creato un forte legame emotivo con il club e con la città di Roma. La sensazione di comunità che si respirava durante le partite è rimasta impressa nella sua memoria come uno dei motivi principali del suo attaccamento alla squadra giallorossa.

I calciatori indimenticabili

Nel corso degli anni, diversi giocatori hanno lasciato un segno indelebile nel cuore di Santa Bernacchia. Tra questi spiccano Falcao e Totti. Falcao era noto per il suo stile elegante ed era capace di cambiare l’andamento delle partite con giocate straordinarie; Totti rappresenta invece l’essenza stessa della Roma grazie al suo amore viscerale per il club.

Inoltre, Santa conserva un affetto particolare anche per Agostino Di Bartolomei, amico del fratello Piero. Conoscendolo non solo come calciatore ma anche come persona ha reso questo legame ancora più speciale; Di Bartolomei è stato non solo un simbolo della squadra ma anche una figura amata dalla città.

Gli scudetti storici

Santa ha vissuto due scudetti memorabili: quello del 1983 e quello del 2001. Per lei lo scudetto del 1983 è stato particolarmente significativo ed emozionante poiché rappresentava una svolta storica sia per la squadra che per i tifosi romani dell’epoca. L’atmosfera a Testaccio era carica di orgoglio collettivo grazie al lavoro svolto dal presidente Viola e dall’allenatore Liedholm.

Il trionfo del 2001 è stato importante anch’esso ma non paragonabile all’emozione provata nel ‘83; quell’anno segnò davvero una nuova epoca nella storia della Roma calcistica.

Le partite indimenticabili all’Olimpico

Quando si parla delle partite più belle viste all’Olimpico da parte di Santa Bernacchia emerge subito il ricordo della finale contro il Liverpool nel 1984. Quella partita fu carica d’emozioni contrastanti: dopo aver sognato una vittoria storica ci fu invece grande tristezza al termine dell’incontro quando lo stadio cadde in un silenzio surreale dopo aver visto sfumare il sogno europeo.

La bellezza dello sport sta proprio nei momenti intensamente vissuti dai tifosi; ogni partita porta con sé esperienze diverse che rimangono impresse nella memoria collettiva dei sostenitori romanisti.

L’evoluzione del tifo romanista

Negli anni ‘50 il tifo romanista era caratterizzato da una passione più intima rispetto ad oggi; col tempo però questa passione è cresciuta notevolmente grazie ai successivi successi sportivi della squadra giallorossa.
L’arrivo dell’allenatore Nils Liedholm negli Anni ‘70 rappresentò uno spartiacque fondamentale nella storia recente della società romana portando nuove idee calcistiche ed energizzando tutta la tifoseria.
Oggi i sostenitori vivono ogni incontro come parte integrante delle loro vite quotidiane contribuendo così a creare atmosfere straordinarie durante le gare casalinghe all’Olimpico.

Essere romanisti: significato profondo

Per Santa essere romanista va oltre l’aspetto puramente calcistico; significa avere amore profondo verso Roma stessa oltre alla propria identità culturale.
La connessione tra città e club diventa quindi fondamentale nell’esperienza quotidiana dei suoi abitanti creando fortissimi legami interpersonali tra chi vive questa passione.
Per lei ci sono tre amori fondamentali nella vita: i suoi figli Micaela ed Andrea insieme alla maglia giallo-rossa.

Ricordi speciali allo stadio

Infine ci sono alcuni momenti indelebili vissuti allo stadio che resteranno sempre impressi nel cuore di Santa Bernacchia: lo Scudetto vinto nel ’83 rappresenta senza dubbio uno dei picchi emotivi mentre c’è anche quella giornata particolare in cui andò allo stadio incinta al nono mese pronta ad accogliere Micaela.
Questi eventi racchiudono perfettamente quanto possa essere intensa l’esperienza sportiva quando viene condivisa con persone amate creando così memorie preziose destinate a durare tutta la vita senza mai svanire col tempo.