La sorprendente asimmetria del cervello: scoperte e implicazioni nel comportamento umano e animale

L’analisi dell’asimmetria cerebrale rivela somiglianze tra cervello umano e noce, esplorando le funzioni distintive degli emisferi e il loro impatto sul comportamento in diverse specie.
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L’analisi dell’asimmetria cerebrale ha rivelato sorprendenti somiglianze tra il cervello umano e la noce, suggerendo un legame evolutivo profondo. Questo articolo esplora le funzioni distinte degli emisferi cerebrali, le scoperte storiche che hanno cambiato la nostra comprensione del cervello e come queste differenze influenzano il comportamento in diverse specie.

La noce come metafora del cervello

La noce è spesso citata come un esempio emblematico di simmetria nella natura. Il suo involucro rigido ricorda la protezione che il cranio offre al cervello dei vertebrati. Entrambi presentano due emisferi apparentemente identici, separati da una struttura centrale. Questa analogia non è solo visiva; studi recenti suggeriscono che ci siano similitudini genetiche tra il genoma della noce e quello dei vertebrati.

Il cervello umano è composto da due emisferi, ciascuno responsabile di controllare motilità e sensibilità della metà opposta del corpo. Le connessioni nervose incrociate tra il midollo spinale, gli organi sensoriali e gli emisferi cerebrali sono alla base di questa funzionalità complessa. Già nel IV secolo a.C., Ippocrate di Kos aveva intuito l’importanza del cervello per le funzioni cognitive umane, affermando che “col cervello pensiamo”. Tuttavia, questa visione fu oscurata per secoli dalla teoria aristotelica secondo cui cuore ed emozioni governavano i pensieri umani.

Solo nel XIX secolo si cominciò a riconoscere l’importanza dell’emisfero sinistro per il linguaggio grazie agli studi condotti dal chirurgo Paul Broca su pazienti con danno cerebrale. Queste scoperte hanno aperto nuove strade nella comprensione delle differenze funzionali fra i due emisferi.

Funzioni distintive degli emisferi cerebrali

L’emisfero sinistro è generalmente considerato dominante nella maggior parte delle persone , essendo associato al linguaggio e alla motricità fine della mano destra. Anche nei mancini si osserva una predominanza dell’emisfera sinistra per quanto riguarda le aree linguistiche. Nonostante ciò, la causa della prevalenza della mano destra rimane ancora poco chiara.

Studi condotti su animali hanno dimostrato che anche loro presentano forme di asimmetria cerebrale simili a quelle degli esseri umani. Ad esempio, alcuni uccelli canterini non producono suoni quando viene anestetizzato un nervo specifico nell’emisfera sinistra; tuttavia possono continuare a cantare grazie all’emisfera destra se l’intervento avviene in tempo utile dopo la nascita.

Queste osservazioni indicano quanto sia complessa l’organizzazione funzionale degli emisferi nei diversi regni animali ed evidenziano come comportamenti apparentemente semplicistici possano essere influenzati dall’asimmetria neurologica.

Neuroetologia: studio dell’asimmetria nei comportamenti animali

La neuroetologia si occupa dello studio delle relazioni tra struttura neurologica e comportamento negli animali attraverso un’analisi comparativa delle asimmetrie anatomiche dei sistemi nervosi in varie specie: dai mammiferi agli uccelli fino ai pesci e agli insetti sociali come api o formiche.

Negli esseri umani così come nelle scimmie antropomorfe emerge una netta preferenza per l’uso della mano destra durante attività quotidiane; questo fenomeno si riscontra anche negli altri mammiferi dove spesso viene utilizzata la zampa anteriore destra per compiti specifici o durante interazioni socialmente rilevanti.

Un esperimento interessante condotto sui pulcini ha mostrato che questi cercano cibo utilizzando prevalentemente l’occhio destro mentre evitano i predatori guardando con quello sinistro; tale comportamento riflette chiaramente una specializzazione funzionale legata all’asimmetria neurale presente nell’emisfera opposta rispetto all’organo sensoriale utilizzato.

Funzioni cognitive associate agli emisferi destro e sinistro

Le funzioni cognitive attribuite all’emisfero sinistro comprendono non solo abilità linguistiche ma anche capacità analitiche superiori rispetto alle informazioni temporanee o logico-matematiche; inoltre svolge un ruolo cruciale nell’autocoscienza attraverso processualizzazioni interne complesse riguardanti passato presente futuro.

Dall’altro lato troviamo l’emisfero destro associato alla percezione emotiva più intensa ed elaborazione spaziale avanzata; ad esempio nei tassisti londinesi sono state riscontrate aree più sviluppate relative alla memoria spaziale proprio nell’emisfera destra dovuta alle sfide quotidiane affrontate nel traffico cittadino congestionato.

Questa divisione dei compiti evidenzia quanto possa essere importante comprendere queste dinamiche non solo negli esseri umani ma anche nelle altre specie viventi poiché forniscono indizi fondamentali sull’evoluzione comportamentale collettiva attraverso millenni di adattamento ambientale.

Arnaldo Benini è professore emerito presso l’Università di Zurigo con numerose pubblicazioni dedicate allo studio approfondito delle neuroscienze applicate al comportamento umano ed animale.