La sonda Lucy della NASA si prepara a sorvolare l’asteroide Donaldjohanson il 20 aprile

La sonda NASA Lucy sorvolerà l’asteroide Donaldjohanson il 20 aprile, testando strumenti scientifici e manovre cruciali per future esplorazioni degli asteroidi Troiani di Giove.
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La sonda Lucy della NASA è in procinto di effettuare un importante sorvolo dell’asteroide Donaldjohanson, situato nella Fascia Principale degli asteroidi. Questo evento avverrà il 20 aprile alle 13:51 EDT , quando la sonda passerà a una distanza ravvicinata di circa 960 chilometri dall’asteroide. Questo incontro rappresenta una fase cruciale per la missione, che mira all’esplorazione degli asteroidi Troiani di Giove nei prossimi anni.

Un passaggio fondamentale dopo il primo flyby

Dopo aver completato con successo il primo flyby nel novembre del 2023, durante il quale ha incontrato l’asteroide Dinkinesh e il suo satellite naturale Selam, la missione prosegue con questo secondo passaggio su Donaldjohanson. L’incontro permetterà al team della NASA di testare e perfezionare le manovre e gli strumenti in condizioni simili a quelle che si presenteranno durante le future esplorazioni degli asteroidi gioviani.

Durante l’avvicinamento all’asteroide, Lucy utilizzerà un sistema avanzato di tracciamento terminale per mantenere costantemente in vista l’obiettivo. Inoltre, attiverà i suoi tre strumenti scientifici principali: L’LORRI , L’Ralph e L’TES . Tuttavia, le osservazioni verranno interrotte circa 40 secondi prima del massimo avvicinamento per proteggere i sensori dalla luce solare intensa. Michael Vincent del Southwest Research Institute ha sottolineato come gli strumenti siano progettati per operare sotto condizioni luminose molto più deboli rispetto a quelle terrestri.

Una manovra complessa nello spazio profondo

Dopo aver completato il sorvolo dell’asteroide Donaldjohanson, la sonda dovrà eseguire una rotazione per riallineare i pannelli solari verso il Sole. Circa un’ora dopo questo evento critico, Lucy ristabilirà comunicazione con la Terra. È importante notare che ci sarà un ritardo nelle comunicazioni dovuto alla distanza; infatti ci vorranno circa 12 minuti e mezzo perché i segnali raggiungano la Terra.

Vincent ha evidenziato quanto sia strano gestire queste missioni nello spazio profondo considerando la lentezza della velocità della luce. Quando vengono inviati comandi alla sonda o richieste immagini scattate durante il volo ravvicinato, è necessario attendere almeno venticinque minuti prima di ricevere qualsiasi informazione utile.

Storia antica racchiusa nell’asteroide giovane

L’asteroide Donaldjohanson prende nome dal paleoantropologo co-scopritore dello scheletro fossile “Lucy”, da cui deriva anche il nome dell’intera missione spaziale. Si stima che quest’oggetto celeste sia uno dei più giovani mai visitati da una sonda spaziale; infatti ha avuto origine circa 150 milioni di anni fa da una collisione catastrofica tra corpi celesti.

Tom Statler del programma Lucy presso NASA Headquarters ha commentato sull’importanza delle osservazioni astronomiche: ogni asteroide racconta storie diverse che contribuiscono al grande mosaico della storia del Sistema Solare. Le informazioni raccolte su Donaldjohanson potrebbero rivelarsi preziose per comprendere meglio non solo questo corpo celeste ma anche altri aspetti legati alla formazione del nostro sistema planetario.

Collaboratori chiave nella missione Lucy

La gestione complessiva della missione è affidata al NASA Goddard Space Flight Center mentre lo sviluppo dello spettrometro Ralph è curato dallo stesso centro insieme ad altre istituzioni come Lockheed Martin Space per quanto riguarda costruzione ed controllo di volo della sonda stessa. Il Southwest Research Institute gestisce direzione scientifica e fase operativa mentre KinetX Aerospace si occupa delle attività relative alla navigazione.

Lucy rappresenta quindi non solo un passo avanti nell’esplorazione spaziale ma anche frutto di collaborazioni tra diverse agenzie ed enti scientifici americani impegnati nel progresso delle conoscenze sul nostro universo.