Dal 8 al 18 aprile, il Teatro alla Scala di Milano ospiterà “Peer Gynt“, un balletto narrativo creato da Edward Clug. Questa produzione si distingue per il suo impianto teatrale evocativo e per la complessità del personaggio principale, ispirato all’opera di Henrik Ibsen. Il balletto ha debuttato nel 2015 e ha guadagnato popolarità in tutta Europa, diventando una delle opere più richieste nei teatri. Per la prima volta, “Peer Gynt” entrerà nel repertorio di una compagnia italiana e celebrerà il suo decimo anniversario proprio sul palcoscenico della Scala.
Un viaggio tra musica e danza
“Peer Gynt” è un lavoro che nasce dall’intento di fondere le influenze letterarie di Ibsen con la musica iconica di Edvard Grieg. Clug ha realizzato un nuovo libretto che segue cronologicamente la narrazione originale, arricchendola con brani musicali noti del compositore norvegese. Questo approccio permette una narrazione dinamica che supera i confini delle singole opere, creando così un’esperienza immersiva per gli spettatori.
Il balletto non si limita a raccontare una storia; offre anche uno spazio visivo ricco grazie alle scenografie ideate da Marko Japelj e ai costumi progettati da Leo Kulaš. Le luci curate da Tomaž Premzl contribuiscono a creare atmosfere suggestive che accompagnano il pubblico attraverso i vari momenti dell’opera.
Il cast del balletto
Nel ruolo principale di Peer Gynt si esibiranno Navrin Turnbull e Timofej Andrijashenko, due ballerini noti per le loro capacità interpretative e tecniche. Altri personaggi chiave includono Solveig , Åse , interpretata alternativamente da Antonella Albano o Alessandra Vassallo, oltre agli sposi Ingrid e Mads Moen .
Un elemento distintivo della produzione è rappresentato dalla figura del Cervo , concepita come alter ego che accompagna Peer durante tutto il suo viaggio interiore. Inoltre, la Morte appare come figura complessa che incarna diversi aspetti astratti dell’opera originale.
L’Orchestra del Teatro alla Scala sarà diretta per la prima volta da Victorien Vanoosten ed eseguirà brani sia dal repertorio classico sia quelli specificamente composti per “Peer Gynt“. Leonardo Pierdomenico suonerà al pianoforte mentre il Coro dell’Accademia Teatro alla Scala sarà diretto da Bruno Casoni.
Una nuova esperienza teatrale
La messa in scena di “Peer Gynt” promette quindi non solo una performance coreografica ma anche un’esperienza teatrale completa dove danza, musica e parola si intrecciano in modo innovativo. La ripresa dello spettacolo avverrà grazie a Rai Cultura ed è prevista anche una trasmissione autunnale su Rai 5 e Rai Play; inoltre sarà disponibile in live streaming su Medici TV il giorno finale della rappresentazione.
Questo evento segna un’importante tappa nella carriera artistica sia della compagnia milanese sia del coreografo Edward Clug stesso: l’incontro tra diverse forme d’arte offre nuove prospettive sul classico racconto nordico rendendolo accessibile a tutti gli appassionati dello spettacolo dal vivo.