La salute e sicurezza sul lavoro: focus sulle differenze di genere

L’indagine dell’Aifos rivela che solo il 45% delle aziende considera le differenze di genere nella valutazione dei rischi, esponendo le lavoratrici a molestie e violenze nel luogo di lavoro.
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Il tema della salute e sicurezza sul lavoro è spesso associato a questioni di protocollo e procedure standard. Tuttavia, le differenze di genere giocano un ruolo cruciale che non può essere ignorato. Recentemente, l’Aifos, l’Associazione Italiana Formatori e Operatori della Sicurezza sul lavoro, ha condotto un’indagine su oltre 300 lavoratori, esplorando come le aziende gestiscono i rischi legati al genere. Questo studio rivela una situazione preoccupante riguardo alla protezione delle donne in ambito lavorativo, in particolare per quanto riguarda problemi come molestie e violenze.

La valutazione dei rischi in base al genere

L’indagine dell’Aifos ha messo in evidenza che soltanto il 45% delle aziende ha creato un documento di valutazione dei rischi che consideri le diversità di genere. Questo dato è significativo, soprattutto se confrontato con il 40% delle aziende che non hanno intrapreso alcuna azione in tal senso. Ancora più allarmante è la percentuale di aziende che hanno effettivamente implementato soluzioni pratiche: solo il 25% ha adottato un sistema di gestione per garantire pari opportunità.

Per quanto concerne le valutazioni relative a violenze e molestie nei luoghi di lavoro, una percentuale sconfortante si ferma al 35%, a fronte di un 50% di aziende che non si sono nemmeno preoccupate di affrontare questa criticità. Ciò suggerisce una mancanza di volontà o di consapevolezza nel gestire un problema serio e diffuso.

Cos’è il documento di valutazione rischi?

Il documento di valutazione rischi è un requisito legale essenziale per ogni organizzazione. Deve essere redatto seguendo una valutazione approfondita dei rischi specifici per la salute e la sicurezza dei lavoratori. È fondamentale che, per la sua elaborazione, sia coinvolto anche il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza . Questo documento non solo elenca i possibili rischi, ma stabilisce anche misure di prevenzione e un programma di attuazione mirato a migliorare costantemente le condizioni di lavoro.

Il documento è il primo passo nella catena di responsabilità legata alla protezione del lavoratore. Da questo punto di partenza si sviluppano anche i programmi formativi. L’adattamento della formazione alle tipologie di rischi specifici per le mansioni è cruciale. Tali rischi, infatti, non sono solo fisici ma includono anche fattori psico-sociali che possono influenzare la sicurezza e la salute lavorativa.

Sfide nella sensibilizzazione e formazione

I risultati dell’indagine mostrano che oltre il 90% dei partecipanti ha indicato la mancanza di sensibilità culturale come una delle principali difficoltà nel trattare temi legati alla sicurezza e salute sul lavoro. Sorprendentemente, l’88% degli esperti ritiene fondamentale includere argomenti riguardanti abusi e violenze nei corsi sulla tematica di genere. Queste informazioni evidenziano l’urgenza di un cambio di mentalità e di approccio nella formazione dei lavoratori.

Esaminando le pratiche aziendali, solo il 47% delle aziende ha adottato misure specifiche per affrontare i rischi legati alla differenza di genere, mentre il 37% ha istituito corsi di formazione e aggiornamento, con circa il 50% che ha omesso di farlo. Questa assenza di valide azioni preventive porta a un panorama in cui le problematiche di genere nel lavoro rimangono poco considerate, esponendo le lavoratrici a fattori di rischio inaccettabili.

Le parole di esperti in materia

Paolo Carminati, direttore generale di Aifos, ha espresso preoccupazione riguardo alla continua influenza della disuguaglianza di genere nel mercato del lavoro. Molti rischi, che potrebbero rendere il luogo di lavoro pericoloso per le donne, sono stati a lungo trascurati. La percezione che i ruoli maschili siano più rischiosi o impegnativi resta, e il cambiamento di questa mentalità si rivela un processo lento.

I dati raccolti mettono in luce l’assenza di attenzione verso le problematiche relazionali e psicosociali, che rappresentano fattori chiave di rischio per le lavoratrici. Si evidenzia come la salute e sicurezza sul lavoro spesso venga trattata come un tema neutro, senza considerare le diverse esperienze e sfide che donne e uomini affrontano quotidianamente. La corretta gestione e prevenzione non possono prescindere dalla comprensione completa delle differenze tra i generi.

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