A Piazza San Pietro, il 16 marzo, si è tenuta una significativa recita del Rosario in onore della salute di Papa Francesco, attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli. L’evento, promosso dalla Pontifica Accademia Ecclesiastica, ha rappresentato un richiamo alla comunità cristiana per unirsi in preghiera, raccogliendo le intenzioni del Pontefice a favore della pace, del sollievo delle sofferenze e dell’unità tra i credenti.
La voce di Monsignor Salvatore Pennacchio
Monsignor Salvatore Pennacchio, presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, ha aperto la cerimonia con parole toccanti, esprimendo l’importanza della preghiera collettiva per la rapida guarigione di Papa Francesco. “Anche oggi da questa piazza che si fa voce del mondo, ci uniamo nella comune preghiera per la pronta guarigione di Papa Francesco,” ha affermato. Con la presenza di superiori, alunni ed ex alunni della Pontificia Accademia Ecclesiastica, si è voluto rappresentare l’intima connessione tra il Santo Padre e la comunità, sull’idea che ciascuno possa condividere il suo intento di preghiera per il bene dell’umanità. Le richieste di preghiera del Papa si sono concentrate su tre punti chiave: la pace tra i popoli, il sollievo per coloro che soffrono e l’unità tra i diversi gruppi di credenti.
La veglia di preghiera in Piazza San Pietro
Sull’ampio sagrato della Basilica Vaticana è stata posta una statua di “Maria Madre della Chiesa”, un simbolo di speranza e conforto per tutti i partecipanti. L’incontro è stato organizzato dalla Segreteria di Stato insieme alla Diocesi di Roma e animato dal Governatorato, evidenziando la struttura ecclesiale responsabile della celebrazione. L’assemblea era composta da un numeroso gruppo di cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e semplici fedeli, tutti uniti per un comune intento di affidare il Successore di Pietro all’intercessione della Vergine Maria. La presenza di rappresentanti di diverse componenti del clero romano ha sottolineato l’importanza di questo momento, unendo voci e cuori in un gesto potente di fede.
La meditazione e la conclusione del Rosario
L’evento prevedeva anche la meditazione dei Misteri gloriosi, un momento di riflessione e spiritualità profonda che ha coinvolto tutti i partecipanti. Terminata la meditazione, l’assemblea ha proseguito con la recita del “Salve Regina” e le Litanie lauretane. Questi passaggi liturgici hanno offerto l’opportunità di richiedere ulteriore protezione e cura a Dio e alla Madonna. Monsignor Pennacchio ha chiesto al Signore non solo la salute per i presenti, ma anche un’intercessione speciale per tutti coloro che si trovano in situazioni di difficoltà. La conclusione del Rosario ha visto l’intonazione dell’Oremus pro Pontifice, seguita dalla benedizione impartita dall’arcivescovo, chiudendo così un momento significativo di preghiera comunitaria e spirituale.
La recita del Rosario non ha solo rappresentato un gesto di devozione, ma ha anche fortemente ribadito il legame tra il Pontefice e la comunità cattolica, ora più che mai necessaria per affrontare le sfide quotidiane.