La poesia come veicolo di connessione: il messaggio di Babs Gons e Ellen Deckwitz nei Paesi Bassi - Socialmedialife.it
L’arte della poesia si rinnova attraverso nuove forme e modalità che mirano a coinvolgere un pubblico sempre più vasto. In questo contesto si inserisce l’opera di Babs Gons e Ellen Deckwitz, due figure di spicco della poesia olandese, che stanno cercando di portare la poesia in luoghi e situazioni dove tradizionalmente non è stata ben accolta. Gons, recentemente proclamata poetessa nazionale, e Deckwitz, poetessa ufficiale di Amsterdam, puntano a far emergere la poesia come mezzo per unire le persone e stimolare il dialogo.
Babs Gons si distingue per la sua capacità di trasformare la poesia in un’esperienza vivente, capace di toccare il pubblico in modo diretto. Secondo la poetessa, l’arte non deve necessariamente avere uno scopo definito, ma può servire come un modo per esplorare il passato, il presente e il futuro. “La poesia può essere una lente tramite cui osservare il mondo, per creare nuovi mondi,” afferma Gons in un’intervista all’ANSA. La sua performance al Rijksmuseum di Amsterdam ha rappresentato una tappa del suo tour letterario, parte di un’iniziativa che celebra la letteratura olandese in vista della sua partecipazione come paese ospite d’onore al Salone del Libro di Torino nel 2025.
Il progetto “La scoperta dell’Olanda” non solo si concentra sull’arricchimento culturale, ma ha come obiettivo quello di avvicinare il pubblico italiano a diverse sfumature della letteratura olandese, inclusi autori già affermati e nuove voci emergenti. Gons, attraverso le sue opere, desidera far capire che anche coloro che percepiscono una certa distanza dalla letteratura hanno una connessione inaspettata con la poesia nella loro vita quotidiana. “È importante far sentire la propria voce per raccontare storie multiple e non limitate a una sola prospettiva,” sottolinea, evidenziando il suo desiderio di coinvolgere più persone possibile.
Ellen Deckwitz, anch’essa figura centrale nella scena poetica olandese, porta avanti un messaggio simile utilizzando la tecnologia come strumento per arricchire l’esperienza poetica. Nella sua partecipazione al Salone del Libro di Torino, Deckwitz si farà portavoce di un innovativo progetto chiamato “Poem Booth.” Questo concept, elaborato dallo studio di design Vouw, consiste in una macchina in grado di fotografare le persone e generare poesie personalizzate in tempo reale, basandosi su un input visivo e sull’operato della poetessa stessa.
Il successo di “Poem Booth” si è già rivelato significativo alla Fiera del Libro di Lipsia, dove ha attratto un ampio pubblico, e Deckwitz prevede un riscontro simile in Italia. Le poesie generate saranno tradotte in italiano, rendendo la sua arte accessibile a un pubblico ancora più ampio. Deckwitz conclude che questo approccio non è solo questione di tecnologia, ma crea un ambiente dove interazioni e nuove conoscenze possono fiorire, trasformando la poesia in un legame tangibile tra persone.
In occasione del Salone del Libro di Torino, Deckwitz è coinvolta anche in un progetto chiamato “Hai una nuova richiesta di amicizia”. Qui, tre autori olandesi e tre italiani si scambieranno lettere di amicizia, esplorando il significato e il valore delle relazioni in un’epoca di continui cambiamenti. Oltre a Deckwitz, parteciperanno Nikki Dekker e Simone Atangana Bekono per l’Olanda, mentre per l’Italia ci saranno Ginevra Lamberti, Marta Barone e Paola Moretti.
Deckwitz e Moretti si concentreranno sul significato dell’amicizia nei “tempi tumultuosi” che stiamo vivendo, proponendo una riflessione significativa su come la poesia possa facilitare le connessioni umane e le relazioni. Questo scambio di lettere non rappresenta solo un esercizio di scrittura, ma diventa un’opportunità per innalzare la voce della poesia e far emergere storie di vita che parlano del presente e delle sfide quotidiane.
La ricchezza culturale delle due poetesse, attraverso il loro impegno e la loro creatività, dimostra come la poesia possa essere un ponte fra culture e un invito a una maggiore inclusione, capace di abbattere le barriere e di unire le persone in modi inaspettati.