La Plan B Entertainment, fondata da Brad Pitt nel 2001, si distingue nel panorama delle società di produzione per la sua capacità di sviluppare progetti cinematografici e televisivi che vanno oltre il semplice interesse personale dell’attore. Mentre molte star utilizzano le loro case di produzione principalmente per realizzare film in cui recitano, la Plan B ha saputo affermarsi con scelte audaci e una visione artistica ben definita. Tuttavia, nonostante i riconoscimenti ricevuti, la società affronta ora sfide significative.
La nascita e l’evoluzione della plan B
Brad Pitt ha fondato la sua casa di produzione insieme a Jennifer Aniston e alcuni soci nel 2001. Dopo il divorzio dalla Aniston nel 2005, Pitt è diventato l’unico proprietario della società. Il primo film prodotto fu “Troy“, un grande successo commerciale che vedeva Pitt nei panni del leggendario Achille. Questo esordio fu seguito da altri titoli importanti come “Charlie e la fabbrica di cioccolato” diretto da Tim Burton e “The Departed” di Martin Scorsese, quest’ultimo vincitore dell’Oscar come miglior film.
Nei primi anni successivi alla sua fondazione, Plan B ha mantenuto un ritmo produttivo notevole con una media annuale che oscillava tra due a tre film fino al 2022. Questo impegno costante ha portato alla creazione di opere significative sia dal punto di vista critico che commerciale.
I progetti ambiziosi: premi oscar e produzioni indipendenti
Plan B è nota per aver prodotto pellicole destinate a competere ai massimi livelli degli Academy Awards. Tra i suoi successi figurano titoli come “12 anni schiavo” e “Moonlight“, entrambi premiati con l’Oscar come miglior film. Negli ultimi anni però, alcuni dei progetti più ambiziosi non hanno raggiunto le aspettative economiche desiderate.
Film come “Minari“, che racconta la storia di una famiglia coreana-americana in cerca del sogno americano; “She Said“, incentrato sull’inchiesta giornalistica sul caso Weinstein; ed infine “Blonde“, biopic su Marilyn Monroe interpretata da Ana de Armas, hanno ricevuto riconoscimenti limitati rispetto agli investimenti effettuati nella loro realizzazione.
In questo contesto si inserisce anche il recente progetto “Nickel Boys“, anch’esso candidato all’Oscar ma mai considerato un vero contendente nella corsa agli Academy Awards.
Le sfide attuali: equilibrio tra qualità artistica e successo commerciale
Nonostante i numerosi riconoscimenti ottenuti negli anni passati, oggi la Plan B deve affrontare interrogativi sul suo modello operativo. La società è spesso associata a produzioni artisticamente valide ma economicamente rischiose; ciò solleva dubbi sulla sostenibilità del suo approccio creativo.
Per bilanciare questa situazione difficile, Brad Pitt cerca anche opportunità commercialmente più sicure attraverso progetti ad alto budget nei quali recita personalmente. Questa strategia mira a garantire visibilità al marchio senza compromettere l’integrità artistica dei lavori prodotti dalla compagnia.
Recentemente sono stati annunciati due nuovi lungometraggi: “Mickey 17” diretto dal regista Bong Joon-ho ed “F1“, dedicato al mondo della Formula Uno con protagonista lo stesso Brad Pitt. Entrambi i titoli rappresentano tentativi strategici per attrarre pubblico diversificato mentre si continua a lavorare su opere più artistiche o sperimentali.
L’acquisizione da parte di Mediawan: nuove prospettive internazionali
Nel 2022, Brad Pitt ha ceduto il 60% delle azioni della sua azienda al conglomerato francese Mediawan per circa 300 milioni di dollari. Questa operazione segna un passo significativo verso l’espansione internazionale della Plan B poiché Mediawan possiede numerose altre case produttrici in tutto il mondo ma non opera direttamente negli Stati Uniti se non attraverso questa acquisizione specifica.
L’interesse principale del gruppo francese sembra essere quello di sfruttare le relazioni consolidate dai fondatori americani per entrare nei mercati europei ed africani dove possono beneficiare delle co-produzioni finanziate tramite diversi fondi nazionali disponibili nelle varie regioni europee.
Questa nuova direzione potrebbe rivelarsi vantaggiosa anche nell’ambito delle serie TV dove Mediawan ha già dimostrato competenze notevoli producendo contenuti apprezzabili come “Call My Agent“. Attualmente infatti sono coinvolti nella realizzazione della serie britannica Netflix intitolata “Adolescence“, già molto popolare sulla piattaforma streaming grazie alla qualità tecnica mostrata nella scrittura.
In questo modo la storia produttiva della Plan B continua ad evolversi mentre cerca nuove strade per restare competitiva nell’industria cinematografica contemporanea sempre più complessa.