La Pasqua 2025 di Papa Francesco: recupero fisico e incertezze sul programma

Papa Francesco si prepara a celebrare la Pasqua con una messa significativa, nonostante le recenti preoccupazioni per la sua salute, delegando alcuni riti a cardinali e mantenendo la Via Crucis sotto la sua direzione.
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La Pasqua di Papa Francesco si avvicina, con il programma della Settimana Santa che sta prendendo forma. Dopo un periodo di incertezze legate alla salute del pontefice, i segnali positivi sul suo recupero fisico sono evidenti. La sua voce, che si era fatta più debole durante il saluto ai fedeli al termine della Domenica delle Palme, ora appare più forte e sicura. Questo ha alimentato le speranze per la sua presenza a San Pietro durante la Pasqua di Resurrezione, dove impartirà la benedizione Urbi et Orbi.

Il ruolo unico del Papa nella celebrazione pasquale

La messa pasquale è un evento centrale per la comunità cattolica e può essere officiata da qualsiasi cardinale della Curia. Tuttavia, solo Papa Francesco ha l’autorità di impartire la benedizione dalla Loggia centrale della basilica. Tradizionalmente, questa cerimonia prevede una formula piuttosto lunga; nonostante ciò, ci sono possibilità che venga accorciata per facilitare il pontefice nel suo compito. Al momento non ci sono indicazioni ufficiali dal Vaticano riguardo a eventuali modifiche o al nome del cardinale scelto da Bergoglio per delegare alcune celebrazioni.

Inizialmente era stato considerato un “piano B”, con Giovanni Battista Re come possibile celebrante principale data la sua posizione e anzianità all’interno del collegio cardinalizio. Tuttavia, recenti decisioni papali riguardanti altre celebrazioni hanno reso obsoleto questo piano alternativo.

Le deleghe nelle celebrazioni del Triduo

Papa Francesco ha già delegato alcuni riti significativi ad altri cardinali: il cardinale Calcagno presiederà la messa in Coena Domini mentre il rito della Passione sarà affidato al cardinale Gugerotti. Solo la Via Crucis al Colosseo rimarrà sotto l’organizzazione diretta del papa stesso; i testi dell’evento sono stati scritti dallo stesso Bergoglio.

Per quanto riguarda le celebrazioni pomeridiane del Giovedì Santo, non ci sono state comunicazioni ufficiali dalla Santa Sede su chi potrebbe officiarle o se verranno effettuate modifiche particolari rispetto agli anni passati. Negli anni precedenti, Francesco aveva visitato carceri o luoghi di cura per svolgere l’antico rito della lavanda dei piedi a dodici persone; quest’anno potrebbe essere difficile ripetere tali gesti a causa delle sue attuali condizioni fisiche.

Possibili sorprese nella programmazione

Nonostante le limitazioni legate alla salute di Papa Francesco, c’è sempre spazio per l’imprevisto nel suo operato pastorale. Non si esclude quindi che giovedì pomeriggio possa decidere di celebrare nella cappellina interna riservando il rito a pochi testimoni selezionati personalmente da lui stesso. Questa decisione dipenderà dalle sue forze fisiche e dalla volontà personale.

Negli ultimi giorni si è notata una ripresa dell’attività governativa da parte del papa dopo un lungo periodo di convalescenza seguito alla degenza ospedaliera; tuttavia i medici continuano a raccomandare cautela nell’affrontare situazioni affollate per limitare rischi sanitari potenziali legati ai virus stagionali.

Infine, tra gli ospiti attesi sul sagrato di San Pietro durante le celebrazioni pasquali vi sarà anche J.D. Vance, vice presidente degli Stati Uniti d’America, segno dell’importanza internazionale dell’evento religioso guidato dal pontefice.