La celebre opera “Faust” di Charles Gounod torna in scena al Teatro Massimo di Palermo il 19 marzo, alle ore 20. Questa nuova produzione presenta una regia innovativa di Fabio Ceresa e la direzione del maestro Frédéric Chaslin, che ha fatto il suo ingresso sul podio proprio in occasione di questo debutto. L’allestimento promette di offrire un’interpretazione fresca e attuale di un capolavoro che continua a emozionare il pubblico di tutto il mondo.
La direzione di Frédéric Chaslin
Frédéric Chaslin, originario di Parigi, ha sostituito Daniel Oren, che ha dovuto rinunciare alla sua partecipazione per motivi di salute. Il direttore d’orchestra, di origini italiane da parte di madre genovese, porta nel suo lavoro la flessibilità e la ricchezza del fraseggio tipiche delle orchestre italiane. Chaslin ha condiviso che la sua formazione musicale è stata influenzata da grandi nomi come Franco Ferrara, Pierre Boulez e Daniel Barenboim. La sua carriera, iniziata molto precocemente – già a dieci anni suonava l’organo alla cattedrale di Notre Dame – è caratterizzata da una solida esperienza sia come pianista che come direttore. Spesso afferma di trovare nelle emergenze la capacità di adattarsi, una qualità che ha appreso e valorizzato durante la sua carriera. La combinazione di talento e adattamento lo rende un interprete di riferimento in contesti complessi.
La regia innovativa di Fabio Ceresa
La regia di Fabio Ceresa offre uno spunto interessante, ispirandosi a Woland, il personaggio diabolico de “Il maestro e Margherita,” il noto romanzo di Michail Bulgalkov. Ambientato negli anni Trenta del Novecento, in un periodo di forte repressione, lo spettacolo gioca con elementi scenici come treni in corsa e orologi che scandiscono il tempo, creando un’atmosfera unica in cui si intrecciano realtà storica e fiction. Ceresa sottolinea come il diavolo in questo contesto può ancora avere un ruolo attivo contro i regimi antidemocratici, richiamando l’attenzione su eventi attuali e figure pubbliche come quella di Donald Trump, scatenando così riflessioni su potere e moralità. Il regista, nel suo lavoro, si confronta con l’idea goethiana di Mefistofele, rappresentato in maniera comica, riservando un’interpretazione più sombre al suo diavolo, riflettendo le complessità della società contemporanea.
Un cast di grandi nomi
Il cast di questa produzione di “Faust” è di tutto rispetto e include interpreti di grande calibro. Ivan Ayon Rivas nei panni di Faust porta sul palco una vocalità potente e un’interpretazione intensa e convincente. Il Mefistofele è interpretato da Erwin Schrott, che si distingue per la sua presenza scenica e le sue doti vocali eccezionali, riconosciuto come uno dei bassi più importanti della lirica attuale. La giovane Federica Guida, originaria di Palermo, interpreta il ruolo di Margherita, un’importante pietra miliare nella sua carriera artistica. Il coro, diretto da Salvatore Punturo, aggiunge un ulteriore strato di ricchezza all’operazione, con le armonie che si fondono perfettamente con le singole performance vocali. Le repliche dell’opera saranno disponibili fino al 25 marzo, offrendo così diverse opportunità agli appassionati di assistere a questa nuova versione di un grande classico.