La Nba punta su Roma: progetto di lega professionistica di basket in Europa

L’NBA e la FIBA annunciano un progetto per una nuova lega professionistica di basket in Europa, puntando su Roma e collaborazioni con club calcistici per rilanciare il basket continentale.
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George Aivazoglou, responsabile Nba per l’Europa, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla creazione di una nuova lega professionistica di pallacanestro in Europa. Questo progetto ambizioso prevede la collaborazione tra l’Nba e la Fiba e mira a reintrodurre squadre importanti in città come Roma. L’iniziativa potrebbe dare un impulso significativo al basket europeo, con particolare attenzione alle potenzialità della Capitale.

Il piano della Nba per il basket europeo

L’Nba sta progettando una lega professionistica che coinvolgerà le migliori squadre europee, con il supporto della Federazione internazionale di basket . Adam Silver, commissario dell’NBA, insieme al segretario generale della FIBA Andreas Zagklis, ha delineato un modello che prevede inizialmente 16 squadre: 12 permanenti e 4 che accederanno tramite un sistema di promozioni e retrocessioni ancora da definire. Questa struttura mira a mantenere le caratteristiche del basket europeo pur integrando elementi del modello NBA.

Zagklis ha chiarito che non si tratterà semplicemente di una lega secondaria o di sviluppo dell’NBA; piuttosto sarà concepita come la massima competizione per club nel continente. L’obiettivo è quello di elevare il livello del gioco e attrarre l’interesse dei tifosi attraverso partite ad alto livello competitivo.

Roma nel contesto del nuovo campionato

Aivazoglou ha evidenziato l’importanza strategica dell’Italia nel panorama cestistico europeo. Secondo lui, il paese rappresenta uno dei mercati più promettenti dal punto commerciale e sportivo. Tuttavia, riconosce anche che città come Roma non hanno attualmente il posto che meritano nella scena del basket continentale.

Il responsabile Nba ha sottolineato la necessità di reinserire club storici nella Capitale e considerare la costruzione di nuove arene sportive. Queste strutture sono considerate fondamentali per lo sviluppo del movimento cestistico in Italia ed essenziali affinché Roma possa tornare a essere un punto nevralgico per gli appassionati.

La mancanza attuale delle infrastrutture adeguate è vista come una barriera da superare se si vuole realmente rilanciare il basket nella città eterna.

Possibili squadre romane nella nuova lega

Durante l’intervista ad Aivazoglou è emerso anche un aspetto interessante riguardo all’inclusione delle squadre già esistenti o alla creazione ex novo di nuovi team all’interno della futura lega europea. Il responsabile Nba ha affermato che ci sono molteplici possibilità: alcune formazioni potrebbero provenire da realtà già consolidate mentre altre potrebbero nascere da collaborazioni con organizzazioni sportive diverse dalle tradizionali.

In particolare, Aivazoglou ha menzionato le potenzialità delle grandi società calcistiche romane come Lazio o AS Roma nell’ambito dello sviluppo del nuovo campionato cestistico. Una partnership tra queste società calcistiche e nuove iniziative nel campo della pallacanestro potrebbe portare benefici reciproci sia sul piano sportivo sia su quello commerciale.

Seppur al momento non ci siano conferme ufficiali sulla partecipazione diretta delle due storiche compagini romane al progetto cestistico dell’NBA/FIBA, i segnali sono incoraggianti ed evidenziano un’apertura verso soluzioni innovative per riportare il grande basketball a Roma.

Altri interessi europei nella nuova competizione

Oltre alla questione romana emerge anche l’interesse manifestato da altri club calcistici europei nell’entrare a far parte della nuova liga professionistica proposta dalla NBA insieme alla FIBA. Secondo quanto riportato da The Athletic, tra i nomi più discussi c’è quello del Paris Saint Germain; inoltre fonti vicine agli ambienti sportivi indicano anche Manchester City e Arsenal come possibili candidati ad espandere questo nuovo format sportivo oltre i confini italiani.

Questa apertura verso club calcistici dimostra quanto possa essere strategico integrare diverse discipline sportive sotto lo stesso tetto competitivo; ciò potrebbe generare sinergie positive sia sul fronte economico sia sull’engagement dei tifosi nei confronti degli eventi sportivi proposti dalla nuova lega europea.

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