Equalize, agenzia investigativa con sede a Rho, ha la sua origine nel 2018, quando l’ex dirigente di polizia Carmine Gallo e l’allora amministratore delegato di Fiera Milano, Enrico Pazzali, decidono di unire le forze per intraprendere un’attività imprenditoriale. Questo articolo esplora la storia di Equalize, l’ascesa di Carmine Gallo, e i recenti sviluppi relativi a presunti accessi abusivi a banche dati pubbliche.
Un incontro significativo tra Gallo e Pazzali
Carmine Gallo e Enrico Pazzali si conoscono nel contesto della Fiera di Milano mentre Gallo era in servizio come dirigente al Commissariato di Rho. Si forma così un’amicizia e la volontà di avviare una nuova iniziativa imprenditoriale insieme. Gallo inizia a raccontare agli inquirenti come l’idea di Equalize fosse nata dalla loro conoscenza. Al momento dell’incontro, Pazzali stava per lasciare il suo incarico a Fiera Milano e Gallo si trovava in procinto di andare in pensione. I due, unendo le loro esperienze, decidono di costituire una società che, inizialmente, non aveva un chiaro orientamento investigativo.
Nel 2018, Gallo era ancora in servizio e non aveva in programma di lasciare la polizia, ma l’idea di collaborare con Pazzali lo affascinava. Infatti, come ha dichiarato nel suo interrogatorio, il progetto iniziale si concentrava sul settore informatico e non erano previsti aspetti investigativi. L’evoluzione della società e la successiva assunzione di Gallo come amministratore delegato nel 2019 segnarono un cambiamento importante nella direzione dell’agenzia.
L’ascesa di Equalize e i primi successi
Nel 2019, Gallo afferma di aver fatturato circa 450 mila euro grazie alle sue capacità e alla sua rete di contatti. In questo primo anno di attività, Gallo si occupa di procurare clienti per Equalize, affermando che Pazzali non ha mai avuto un ruolo attivo in questo aspetto. Questo punto è cruciale, poiché pone Gallo al centro dell’operatività commerciale dell’agenzia.
Grazie alla sua esperienza nel corpo di polizia, Gallo utilizzava informazioni disponibili al pubblico per condurre ricerche preliminari e redigere rapporti. Inizialmente, l’attività investigativa di Equalize si basava su fonti aperte e sulle relazioni disponibili delle autorità competenti. Gallo menziona che esaminava documenti da archivi personali e rapporti pubblici, come quelli provenienti dalla Dia e dalla Dna, per valutare eventuali collegamenti tra le persone di interesse.
Accessi abusivi e sviluppi controversi
Tuttavia, le cose prendono una piega decisamente più complessa quando Gallo inizia a coinvolgersi in attività illecite. Le indagini portano alla luce un sistema di accessi abusivi a banche dati pubbliche, facilitati da funzionari infedeli. Gli inquirenti hanno tracciato il suo operato fino al 9 marzo, giorno della sua morte per infarto, mentre era agli arresti domiciliari. La crisi di salute di Gallo si verifica pochi mesi dopo che aveva iniziato a collaborare con le autorità per chiarire le dinamiche operative di Equalize.
Il processo di accesso illegale alle informazioni riservate avrebbe portato a un potenziale uso improprio delle informazioni assembleate da Gallo e dai suoi collaboratori. Nonostante l’interesse iniziale per attività di natura tecnologica, Equalize si era trasformata in un caso di cyber-spionaggio che ha riscosso l’attenzione delle forze dell’ordine e dell’opinione pubblica.
In questa ottica, le indagini si concentrano sia sulle modalità operative dell’agenzia sia sulla rete di connivenze che ha permesso la creazione di un sistema così articolato. Le informazioni rivelate da Gallo durante gli interrogatori stanno ora servendo come base per ulteriori accertamenti da parte dei magistrati. In questo contesto, la figura di Pazzali e il suo coinvolgimento nei fatti rimangono sotto osservazione da parte delle autorità competenti.
Attraverso questo racconto che parte da un’amicizia professionale, Equalize si rivela un esempio di come le dinamiche di un’agenzia investigativa possano trasformarsi in un caso di rilevanza penale, sollevando interrogativi sulla correttezza delle pratiche nel settore e sulla necessità di maggiori controlli.