Il 21 aprile 2025, in occasione del Lunedì dell’Angelo, la Santa Sede ha confermato la morte di Papa Francesco, all’età di 88 anni. Il Pontefice, il primo proveniente dall’America e appartenente all’ordine gesuita, è deceduto nel pieno del Giubileo. Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, Bergoglio ha ricoperto il ruolo di 266esimo Papa della Chiesa Cattolica. Le esequie si svolgeranno secondo la tradizione vaticana con nove giorni dedicati al lutto e alla preghiera.
Un pontificato caratterizzato da impegno sociale
Eletto Papa il 13 marzo 2013, Francesco ha guidato la Chiesa per dodici anni distinguendosi per l’attenzione verso i più vulnerabili e per un forte impegno nel dialogo interreligioso. Il suo motto “Chiesa povera per i poveri” rifletteva una visione inclusiva della fede cattolica. Durante il suo pontificato, si è occupato attivamente delle questioni legate alla crisi climatica e alla povertà globale. Ha anche affrontato con determinazione le problematiche relative agli abusi sessuali nella Chiesa.
Francesco è stato un pioniere nei rapporti con altre religioni; tra le sue iniziative più significative c’è stata la storica visita in Iraq nel marzo 2021, dove ha incontrato leader musulmani e cristiani locali promuovendo un messaggio di pace e riconciliazione. La sua apertura verso l’islam è stata vista come un passo importante per migliorare le relazioni tra le diverse fedi.
Inoltre, durante il suo mandato ha invitato i cattolici a vivere una fede attiva nel mondo contemporaneo affrontando temi come l’immigrazione e l’equità sociale. Le sue encicliche hanno spesso richiamato l’attenzione su questi argomenti cruciali.
Gli inizi della vita di Bergoglio
Jorge Mario Bergoglio proviene da una famiglia italiana con radici piemontesi e liguri ed è cresciuto a Buenos Aires. A soli ventuno anni affrontò una grave malattia polmonare che portò all’asportazione della parte superiore del polmone destro; questo evento influenzò profondamente la sua vita futura sia personale che professionale.
Prima di entrare nella Compagnia di Gesù nel marzo 1958, Bergoglio lavorava in vari mestieri tra cui quello di pulitore in una fabbrica ed anche come buttafuori in locali notturni a Córdoba. Dopo aver completato gli studi filosofici nel 1963 presso l’università locale tornò a Buenos Aires dove assunse ruoli accademici importanti diventando rettore della Facoltà teologica.
Questa formazione variegata contribuì non solo alla sua crescita spirituale ma anche al suo approccio umano nei confronti dei problemi sociali che avrebbe poi affrontato da Pontefice.
L’interesse per l’arte contemporanea
Papa Francesco ha dimostrato un vivo interesse nei confronti dell’arte contemporanea durante tutto il suo pontificato. Nel corso degli eventi celebrativi legati ai cinquant’anni della Collezione d’Arte Moderna dei Musei Vaticani avvenuti nel 2023 incontrò oltre duecento artisti provenienti da diversi ambiti culturali esprimendo quanto fosse importante sognare nuove versioni del mondo attraverso l’arte.
Nel maggio 2024 divenne inoltre il primo Papa a visitare la Biennale d’Arte di Venezia dopo molti anni dalla presenza vaticana nell’importante manifestazione artistica internazionale; questa visita sottolineava non solo un rinnovamento dell’interesse ecclesiastico verso le arti ma anche un desiderio concreto di dialogo con gli artisti contemporanei.
In preparazione al Giubileo del prossimo anno sono state avviate diverse iniziative artistiche volte ad utilizzare l’arte come mezzo per veicolare messaggi positivi sulla speranza umana; uno degli obiettivi principali era quello di rendere accessibile questa forma espressiva alle persone detenute nelle carceri italiane attraverso progetti specificamente pensati per loro.
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