La lotta contro la violenza di genere: un appello per il cambio culturale a Lecce

Il tema delle violenze e delle discriminazioni continua a essere un problema cruciale nella società contemporanea, minando la dignità delle persone e creando ambienti ostili e degradanti. A Lecce, figure come Antonella Pappadà, consigliera di Parità della Provincia, sottolineano l’importanza di segnalare e denunciare queste situazioni, invitando le vittime a non rimanere in silenzio. Nel 2024, il Centro Antiviolenza Renata Fonte ha registrato un numero significativo di richieste di aiuto, evidenziando la necessità di un supporto continuo e di iniziative volte a sensibilizzare la comunità.

L’importanza di denunciare le violenze

La consigliera Pappadà enfatizza che ogni voce conta e che la denuncia può portare a un cambiamento reale. Questo incontro offre un’opportunità per riflettere su quanto sia fondamentale valorizzare le competenze individuali e non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà, sia nelle relazioni personali che in ambito lavorativo. Il ruolo della Consigliera di Parità è di supporto alle lavoratrici e ai lavoratori, assistendoli sia in via stragiudiziale che giudiziale, il che dimostra un impegno concreto contro ogni forma di discriminazione, non solo legata al genere.

Allo stesso modo, Donatella Bertolone, vicepresidente Vicario del Gruppo Donne Imprenditrici Fipe/Confcommercio, esprime una chiara determinazione nella lotta contro la violenza sulle donne e i femminicidi. La richiesta di sicurezza e rispetto non è più solo una rivendicazione, ma un vero e proprio movimento che coinvolge sempre più donne. Le campagne come #SicurezzaVera illustrano come la comunità può unirsi per sensibilizzare su un tema cruciale e abbattere il pregiudizio che i luoghi di intrattenimento siano associati alla violenza. Trasformare questi spazi in ambienti accoglienti è essenziale, affinché ogni persona, in particolare le donne, possa sentirsi protetta.

Dati allarmanti sulla violenza di genere

Secondo i dati forniti dal Centro Antiviolenza Renata Fonte, nel 2024, 174 donne hanno cercato supporto e aiuto. La fascia d’età più colpita è quella compresa tra 30 e 39 anni, seguita da quella tra 40 e 49 anni. Le forme di violenza riportate sono molteplici: il 44% ha subito violenza fisica, mentre il 45% ha affrontato violenza psicologica. A preoccupare è la bassa percentuale di donne che hanno denunciato gli abusi subiti, solo il 34%, mentre il 66% ha scelto di non farlo, principalmente per il timore di ritorsioni e per la mancanza di fiducia nelle istituzioni.

Maria Luisa Toto, presidente dell’Associazione Donne Insieme, mette in luce le difficoltà per le donne di uscire da relazioni maltrattanti. La paura, la vergogna e il senso di colpa possono produrre isolamento e solitudine, rendendo difficile affrontare la situazione. È fondamentale che le donne si sentano supportate e consapevoli di avere a disposizione una rete di aiuto pronta a intervenire. Questa violenza non rappresenta un fenomeno privato, ma è una delle severe violazioni dei diritti umani da affrontare collettivamente.

Eventi e iniziative a sostegno delle vittime

Momenti di spettacolo come “Eva non è ancora nata”, con l’autore Salvatore Cosentino, evidenziano le realtà delle donne e stimolano una riflessione profonda sul loro ruolo attuale nella società. Iniziative come l’installazione di una panchina rossa a Lecce, simbolo della lotta contro la violenza di genere, rappresentano un passo verso la sensibilizzazione collettiva. Questo evento ha visto la partecipazione della U.S. Lecce, sottolineando l’importanza del messaggio contro qualsiasi forma di violenza sulle donne e della promozione di una cultura del rispetto.

Federico Baschirotto, capitano dei giallorossi salentini, ha ribadito l’importanza di questo contrasto e ha sostenuto la campagna “Un Rosso alla Violenza” della Lega Serie A, mirando a mantenere viva l’attenzione su un tema così delicato. “Innamòrati di Te”, un laboratorio creato da diverse organizzazioni, ha contribuito a diffondere un messaggio di speranza e sostegno nel corso degli anni, riflettendo sulla realtà delle donne e sull’impegno collettivo per il bene comune.

Il percorso di queste iniziative continua, con il progetto “Innamòrati di Te” che si sposterà a Rivoli, in provincia di Torino, per un nuovo incontro pubblico gratuito. La lotta contro la violenza di genere sisimula.

Published by