La serie “Apple Cider Vinegar“, presente nel catalogo di Netflix, si distingue non soltanto per la sua trama avvincente, ma anche per la capacità di ricreare l’atmosfera di un periodo caratterizzato da significative trasformazioni culturali. Ambientata tra i primi anni 2000 e il 2010, la miniserie esplora la vita di Belle Gibson, una influencer che ha ingannato il pubblico con la sua falsa battaglia contro il cancro. Il contesto storico, unito a una selezione musicale accattivante, rende questa produzione unica nel suo genere, capace di attrarre un pubblico vasto e diversificato.
Un racconto d’epoca attraverso la musica
Samantha Strauss, la sceneggiatrice e creatrice della serie, ha voluto che “Apple Cider Vinegar” fosse un’esperienza visiva e sonora. La colonna sonora gioca un ruolo cruciale nel definire l’atmosfera e nel ricreare i sentimenti di un’epoca. Come spiegato da Strauss, “Volevamo che la serie fosse brillante e colorata, molto divertente e rappresentativa della sua epoca, quindi la musica è stata da subito un elemento essenziale”. Fin dai primi minuti, la serie dà vita a un montaggio che introduce i temi centrali attraverso la vivacità di brani iconici come “Toxic” di Britney Spears, simbolo di un’epoca e di un certo modo di vivere.
La musicalità è stata pensata per attrarre lo spettatore, ricreando un legame con il passato ma mantenendo una freschezza che evita di risultare obsoleta. La scelta dei brani riflette molto più che semplicemente l’ambientazione temporale, ma diventa parte integrante di una narrazione che esplora i confini tra verità e menzogna, tra realtà e illusione. “Toxic“, in particolare, diventa un’invocazione ai temi della manipolazione e dell’inganno che sono al centro della storia di Belle Gibson.
La scelta del brano simbolo: Toxic
“Toxic” è stato scelto per la sua capacità di risuonare con i dilemmi morali della protagonista e con l’intreccio narrativo. Jemma Burns, coordinatrice musicale della serie, ricorda come il testo di questa canzone si allinei perfettamente con gli eventi narrati. “Il testo riflette i temi della nostra storia a più livelli, quindi eravamo completamente convinti che fosse la scelta giusta”, afferma Burns.
Tuttavia, il processo di ottenimento dei diritti per utilizzare il brano è stato reso più complicato dal contesto personale di Britney Spears in quel momento. Con la sua vita attraversata da alti e bassi, procurarsi l’uso della canzone ha richiesto tatto e attenzione, elementi che Burns ha dovuto considerare con cura. Nonostante le incertezze, la risposta affermativa da parte del team di Spears è stata un segnale positivo e testimonia il potere della musica di unirsi a narrazioni che affrontano tematiche delicate.
Creare una colonna sonora con un senso di epoca
Una volta ottenuti i diritti per “Toxic“, il lavoro è proseguito con l’obiettivo di creare una colonna sonora che rappresentasse correttamente l’epoca senza scivolare nella nostalgia sterile. Burns chiarisce che, sebbene alcuni brani iconici siano stati utilizzati per segnare i periodi, si è cercato di evitarne un uso eccessivo che potesse far apparire la musica datata. “Abbiamo usato la musica per segnare il periodo, includendo classici iconici, ma facendo attenzione a non far suonare tutto troppo vecchio”, spiega.
Alcuni dei brani preferiti da Burns, come “Paint The Town Red” di Doja Cat, sono stati scelti per il loro significato ambivalente e la capacità di evocare emozioni stratificate. Questo approccio è cruciale nella costruzione dell’atmosfera della serie, dove la contraddizione tra euforia e angoscia è costante.
L’importanza della complessità emotiva
La serie non si limita a raccontare la storia di Belle Gibson, ma cerca di esplorare anche le vite di chi la circonda, arricchendo la narrazione con prospettive multiple. La colonna sonora riflette questo approccio, utilizzando brani come “Clap Your Hands” di Sia per sottolineare momenti di ambiguità emotiva. Questi momenti evidenziano non solo i successi di Gibson, ma anche le conseguenze delle sue azioni sugli altri.
Strauss sottolinea che rappresentare la figura di Britney Spears all’interno della serie non è solo un richiamo nostalgico, ma anche un modo per riflettere su come la percezione pubblica possa cambiare nel tempo, rendendo la serie più profonda e significativa. Apple Cider Vinegar, ora disponibile su Netflix, non è solo una storia di truffa e inganno, ma anche un’analisi incisiva delle fragilità e delle aspettative che permeano l’industria del benessere.