Il 24 aprile 2025, la Cina ha compiuto un importante passo nel suo programma spaziale con il lancio della missione Shenzhou-20. Il razzo è decollato dal Centro di Lancio Satellitare di Jiuquan, situato nel deserto del Gobi, alle 17:17 ora locale. Questo evento segna una tappa cruciale nella strategia cinese per rafforzare la propria presenza nello spazio e consolidare le sue ambizioni in questo settore.
Obiettivi della missione Shenzhou-20
La missione Shenzhou-20 si inserisce in un contesto più ampio voluto dal presidente Xi Jinping, che ha identificato l’esplorazione spaziale come una parte fondamentale del “sogno spaziale del popolo cinese”. Negli ultimi dieci anni, la Cina ha investito miliardi di dollari nel suo programma spaziale, ottenendo risultati significativi come i rover sulla Luna e su Marte e lo sviluppo della stazione spaziale Tiangong. Quest’ultima rappresenta un simbolo dell’autonomia tecnologica cinese e dell’intenzione di diventare leader nell’esplorazione dello spazio.
Guidata dall’astronauta esperto Chen Dong, ex pilota di caccia, la squadra è composta anche da Chen Zhongrui e Wang Jie. Entrambi sono al loro primo volo nello spazio e trascorreranno sei mesi a bordo della stazione Tiangong. Durante questo periodo saranno coinvolti in esperimenti scientifici avanzati e attività manutentive che includono passeggiate spaziali per installare schermature contro i detriti orbitanti.
Un aspetto innovativo della missione sarà l’introduzione dei planari nell’ambiente a microgravità. Questi vermi acquatici sono noti per le loro straordinarie capacità rigenerative e potrebbero fornire importanti informazioni sulla biologia umana nello spazio.
La posizione della Cina nell’esplorazione spaziale globale
Con il lancio di Shenzhou-20, la Cina si afferma come terza potenza mondiale nella capacità di inviare esseri umani in orbita dopo Stati Uniti e Russia. La stazione Tiangong gioca un ruolo centrale nella strategia cinese per lo spazio ed emerge come alternativa alla Stazione Spaziale Internazionale , ora giunta al termine del suo ciclo operativo.
Questo sviluppo non è solo scientifico; rappresenta anche una mossa diplomatica significativa per Pechino. A febbraio 2025, infatti, è stato siglato un accordo con il Pakistan che prevede l’inserimento degli astronauti pakistani nella stazione Tiangong. Questa collaborazione evidenzia l’intento della Cina non solo di espandere le proprie capacità tecniche ma anche di rafforzare legami internazionali attraverso progetti comuni nello spazio.
Prospettive future delle esplorazioni cinesi
La missione Shenzhou-20 non costituisce un episodio isolato nel panorama delle ambizioni cinesi; il Paese ha già pianificato ulteriori iniziative significative nei prossimi anni. Tra queste spicca una futura missione lunare con equipaggio prevista entro fine decennio che mira a stabilire una base permanente sulla Luna in collaborazione con la Russia.
Queste iniziative pongono interrogativi sul futuro dell’esplorazione lunare globale ed evidenziano il crescente ruolo della Cina come potenza emergente nello scenario internazionale dello spazio.
Lin Xiqiang, direttore della China Manned Space Agency , ha dichiarato: “Ogni lancio è un passo più vicino alle stelle”. Questa affermazione riassume bene lo spirito dietro alla missione Shenzhou-20: non solo raggiungere obiettivi scientifici ma anche dimostrare determinazione nell’affrontare sfide tecnologiche complesse mentre si scrive un nuovo capitolo nell’esplorazione dello spazio da parte della nazione asiatica.
Articolo di