Kim Rossi Stuart sarà il volto principale della nuova serie Netflix “Il Gattopardo”, il cui debutto è fissato per il 5 marzo 2025. Questa attesa produzione, composta da sei episodi, è frutto della collaborazione tra Indiana Production e Moonage Pictures. La presentazione ufficiale della serie ha avuto luogo all’emblematico hotel Plaza di Roma, un luogo significativo per la storia, poiché vi è stata girata una delle scene più iconiche, quella del ballo.
Le emozioni di Kim Rossi Stuart
Durante l’evento, Rossi Stuart ha condiviso le sue emozioni riguardo al suo ruolo di don Fabrizio. L’attore ha dichiarato: “Quando ho letto la sceneggiatura, mi sono subito confrontato con l’immagine di don Fabrizio, un uomo imponente, alto quasi due metri e robusto. Io, al contrario, mi percepisco fragile e insicuro. È stato come affrontare un triplo salto mortale. Tuttavia, leggendo il libro, ho potuto avvicinarmi al mondo intellettuale del principe di Salina“. Inoltre, ha discusso del suo approccio fisico al personaggio, chiedendo al regista Tom Shankland se fosse necessario aumentare la massa muscolare. Ha lavorato anche sulla sua voce, trovando un tono profondo che lo ha accompagnato durante le riprese.
Un cast di talenti
La serie “Il Gattopardo” si avvale di un cast di talenti, tra cui Benedetta Porcaroli nel ruolo di Concetta, Deva Cassel come Angelica e Saul Nanni nel ruolo di Tancredi. Altri attori di spicco includono Paolo Calabresi, Francesco Colella, Astrid Meloni e Greta Esposito. La trama si ispira all’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, considerato un classico della letteratura italiana.
Dettagli della produzione
La produzione è stata curata da Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli, Marco Cohen, Benedetto Habib e Alessandro Mascheroni per Indiana Production, mentre Will Gould e Frith Tiplady hanno collaborato per Moonage Pictures. Le riprese si sono svolte in diverse località, tra cui Palermo, Siracusa, Catania e Roma. La regia è stata affidata a Tom Shankland, coadiuvato da Giuseppe Capotondi per il quarto episodio e Laura Luchetti per il quinto. La sceneggiatura è stata scritta da Richard Warlow, creatore e produttore esecutivo della serie, insieme a Benji Walters.
Un’opera visiva e musicale
Il direttore della fotografia, Nicolaj Bruel, ha lavorato per catturare l’essenza visiva della storia, mentre i costumi sono stati realizzati da Carlo Poggioli ed Edoardo Russo, con le scenografie curate da Dimitri Capuani. La colonna sonora originale è stata composta da Paolo Buonvino. Shankland ha descritto la sua versione de “Il Gattopardo” come una “dichiarazione d’amore per la Sicilia e per Tomasi di Lampedusa“. La sua passione per la cultura italiana è radicata nella sua esperienza personale: “Mio padre insegnava l’italiano all’università e ci portava con sé durante le sue ricerche in giro per l’Italia. Grazie a lui, ho scoperto e amato profondamente ‘Il Gattopardo'”.
Una nuova prospettiva sulla storia
La serie promette di offrire una nuova prospettiva sulla storia del principe di Salina e della sua famiglia, riflettendo le dinamiche dell’Italia di ieri e di oggi.