Keir Starmer e Donald Trump si incontrano alla Casa Bianca nel 2025 per discutere questioni chiave, tra cui la situazione in Ucraina e le relazioni internazionali
Giovedì 27 febbraio 2025, il primo ministro britannico Keir Starmer ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump presso la Casa Bianca. L’incontro ha avuto come obiettivo principale il rafforzamento delle relazioni bilaterali e la discussione della situazione in Ucraina, un tema che continua a suscitare divisioni tra le nazioni europee e gli Stati Uniti. Starmer ha tentato di convincere Trump a non affrettare una risoluzione del conflitto che potrebbe risultare svantaggiosa per l’Ucraina, proponendo garanzie di sicurezza per prevenire future aggressioni russe.
Questo incontro è avvenuto dopo che il presidente francese Emmanuel Macron aveva cercato, senza successo, di influenzare Trump sulla questione ucraina. Durante la conferenza stampa successiva al colloquio, i due leader hanno risposto a domande dei giornalisti nello Studio Ovale, mostrando un’atmosfera cordiale e a tratti scherzosa. Tuttavia, è emerso chiaramente che i tentativi di Starmer di persuadere Trump su questioni cruciali relative all’Ucraina non hanno avuto l’effetto desiderato. Trump ha preso il comando della conversazione, limitando le possibilità di Starmer di esprimere le proprie opinioni.
Per cercare di guadagnarsi la simpatia di Trump, Starmer ha presentato un invito ufficiale da parte del re Carlo III per una seconda visita di Stato di Trump, un gesto che il primo ministro ha definito “senza precedenti”. Inoltre, pochi giorni prima dell’incontro, Starmer aveva annunciato un aumento della spesa militare del Regno Unito, fissando l’obiettivo al 2,5% del PIL entro il 2027 e al 3% entro dieci anni. Questa decisione risponde a una delle principali critiche di Trump nei confronti dei paesi europei membri della NATO , accusati di non investire sufficientemente nella propria difesa.
Durante il colloquio, Starmer ha ribadito l’impegno del Regno Unito a inviare truppe di peacekeeping in Ucraina, un’opzione che Trump aveva sollecitato in passato. Tuttavia, Starmer aveva già affermato che tale decisione sarebbe stata presa solo se anche gli Stati Uniti avessero inviato le proprie forze. Trump, però, ha smentito questa possibilità, mostrando scetticismo riguardo all’invio di truppe britanniche.
Un giornalista ha chiesto a Trump come gli Stati Uniti avrebbero reagito se la Russia avesse attaccato soldati britannici in Ucraina. Il presidente ha risposto che gli Stati Uniti sono sempre stati al fianco del Regno Unito, ma ha anche sottolineato che l’esercito britannico è in grado di difendersi autonomamente. Con un sorriso, ha chiesto a Starmer se fosse in grado di affrontare la Russia da solo, evidenziando una certa ironia nella situazione.
Trump ha anche menzionato la presenza di cittadini statunitensi in Ucraina, coinvolti nell’estrazione di metalli rari, come stabilito in un accordo raggiunto con l’Ucraina. Ha affermato che questo accordo, che sarà firmato durante la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, fungerà da deterrente per la Russia.
Un aspetto interessante emerso dall’incontro è il cambiamento nel linguaggio di Trump riguardo a Zelensky. Solo dieci giorni prima, Trump aveva descritto il presidente ucraino come un “dittatore senza elezioni”, un’affermazione che si allineava con la propaganda del presidente russo Vladimir Putin. Durante l’incontro con Macron, Trump aveva dichiarato di non usare tali termini con leggerezza. Tuttavia, dopo il raggiungimento dell’accordo sui metalli rari, ha risposto a una domanda della BBC dicendo di non ricordare di aver mai definito Zelensky un dittatore, esprimendo invece rispetto per il leader ucraino e riconoscendo il coraggio del popolo ucraino.
Oltre alla questione ucraina, Starmer e Trump hanno discusso anche dei dazi che il presidente statunitense intende imporre sulle merci europee. Sebbene Trump non abbia confermato che il Regno Unito sarà esentato da tali misure, ha lasciato intendere che i due paesi avvieranno negoziati separati e più amichevoli rispetto a quelli con l’Unione Europea.
L’incontro ha messo in evidenza le complessità delle relazioni internazionali e le sfide che i leader devono affrontare nel cercare di trovare un terreno comune su questioni di grande rilevanza globale.
This post was last modified on 27 Febbraio 2025 23:51