Il 25 marzo 2025, il Campidoglio ha conferito a Jon Fosse, Premio Nobel per la Letteratura nel 2023, il prestigioso riconoscimento della Lupa capitolina. Questo omaggio sottolinea non solo l’importanza dell’autore norvegese nel panorama letterario contemporaneo, ma anche il suo legame profondo con Roma e i valori umanistici che caratterizzano le sue opere. La cerimonia si è svolta in Aula Giulio Cesare alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri.
Il legame tra Jon Fosse e Roma
Jon Fosse ha sempre espresso un forte attaccamento a Roma, definita da lui stesso come “la Capitale della cristianità“. Durante l’incontro con Gualtieri, lo scrittore ha condiviso la sua esperienza di soggiorno presso Santa Marta, residenza del Papa. Questa circostanza particolare evidenzia quanto sia significativo per Fosse trovarsi in una città che rappresenta un punto di riferimento spirituale e culturale globale.
L’autore ha raccontato di essere stato invitato a Roma anche da Papa Benedetto XVI in passato e ha sottolineato l’accoglienza calorosa ricevuta dalla città. La sua conversione al cattolicesimo nel 2012 segna una svolta importante nella sua vita personale e professionale; ora considera questa scelta come una delle sue più grandi trasgressioni rispetto al suo passato materialista.
Le parole del sindaco Gualtieri
Roberto Gualtieri ha colto l’occasione per elogiare le opere di Fosse durante la cerimonia di consegna della Lupa capitolina. Ha descritto i testi dello scrittore come “fonti di nutrimento interiore” e strumenti per un dialogo profondo con se stessi. Il sindaco ha messo in evidenza come Roma sia storicamente un luogo dove si affrontano temi esistenziali rilevanti riguardanti il sacro e le relazioni tra umano e divino.
Gualtieri ha richiamato alla mente figure storiche romane come Marco Aurelio, accostando le ambientazioni naturalistiche delle opere di Fosse alle Meditazioni dell’imperatore filosofo. Questa connessione mette in luce l’idea che tutte le cose siano interconnesse nell’universo; un concetto che risuona profondamente nella tradizione culturale romana.
Un riconoscimento simbolico
La consegna della Lupa capitolina a Jon Fosse rappresenta più di un semplice premio letterario; è anche un gesto simbolico che riflette i valori spirituali condivisi dalla comunità romana contemporanea. In questo contesto storico particolare segnato dal Giubileo della Speranza, Gualtieri ha sottolineato quanto sia importante mantenere viva la sensibilità verso questioni spirituali ed esistenziali attraverso la letteratura.
Fosse stesso si è mostrato grato per questo onore ricevuto dalla città eterna ed è apparso visibilmente emozionato durante l’evento ufficiale. Concludendo il suo intervento davanti al pubblico presente all’Aula Giulio Cesare, lo scrittore norvegese ha affermato: “La vita è strana“, riflettendo sulla complessità delle esperienze umane che caratterizzano tanto lui quanto i suoi lavori letterari.
In sintesi, questa celebrazione non solo onora uno dei più importanti autori contemporanei ma riafferma anche il ruolo centrale di Roma quale crocevia culturale capace di attrarre pensatori profondi da tutto il mondo.