Johnnie To annuncia un nuovo gangster movie ambientato in Giappone durante il Qumra 2025

Johnnie To annuncia un nuovo gangster movie ambientato a Hokkaido, mentre affronta una fase di stallo creativo e riflette sul significato di “Hope”, il suo attuale progetto cinematografico.
Johnnie To annuncia un nuovo gangster movie ambientato in Giappone durante il Qumra 2025 - Socialmedialife.it

Durante il Qumra, l’evento annuale del Doha Film Institute, il regista Johnnie To ha confermato le voci circolate alla fine del 2024 riguardo al suo prossimo progetto cinematografico. Si tratta di un gangster movie che sarà ambientato nella regione montuosa di Hokkaido, in Giappone. Tuttavia, To ha chiarito che le riprese inizieranno solo dopo la conclusione della produzione del suo attuale film intitolato “Hope”.

La fase creativa di Johnnie To

In un’intervista con Deadline, Johnnie To ha rivelato di trovarsi attualmente in una fase di stallo creativo. Ha spiegato che due mesi fa ha girato per dieci giorni ma poi si è fermato perché non sentiva l’ispirazione necessaria per proseguire. “Ho deciso di attendere,” ha detto il regista, sottolineando l’importanza della creatività nel suo lavoro.

To ha anche condiviso dettagli sullo stato attuale della sceneggiatura per “Hope”. Ha ammesso che sta lavorando senza una trama definita e ritiene sia troppo presto per delineare i contorni del film. “Ho un’idea molto vaga,” ha dichiarato, aggiungendo che la sua priorità è ritrovare la giusta connessione emotiva con Hong Kong. Nonostante i suoi sforzi per allontanarsi e scrivere altrove, non riesce a concentrarsi come vorrebbe.

Il significato dietro ‘Hope’

Parlando del tema centrale del film in lavorazione, Johnnie To ha affermato: “Parla della speranza… e del peso che essa porta con sé.” Secondo lui, questo progetto rappresenta non solo una storia personale ma anche una riflessione sulla gente e sulla città di Hong Kong stessa. Conosciuto per opere iconiche nel genere crime come “Election,” “Exiled” e “Drug War,” To continua a dirigere la sua storica casa di produzione Milkyway Image a Hong Kong.

L’industria cinematografica locale aveva conosciuto un periodo d’oro dopo il passaggio dell’ex colonia britannica sotto controllo cinese nel 1997; tuttavia negli ultimi dieci anni si è assistito a un significativo rallentamento dell’attività produttiva. Le restrizioni imposte dalla Cina nei confronti degli attivisti pro-democrazia hanno ulteriormente complicato la situazione: si stima infatti che circa 500 mila persone lasceranno Hong Kong tra il 2021 e il 2024.

Riflessioni sul valore della vita

Johnnie To non nasconde le difficoltà incontrate nella realizzazione dei suoi progetti recenti. In merito al cambiamento percepito nei valori legati alla vita e alle storie da raccontare, afferma: “Il valore della vita delle cose è cambiato.” Questa consapevolezza rende complesso portare a termine “Hope.” Non si tratta solo di censura; c’è anche una profonda riflessione sul significato stesso delle sue narrazioni.

“Potrei girare qualunque tipo di film,” ammette To; tuttavia continua a interrogarsi su cosa significhi realmente raccontare questa storia specifica in questo momento storico così delicato per Hong Kong. La ricerca dell’autenticità rimane al centro dei suoi pensieri mentre cerca ispirazione tra le sfide quotidiane legate alla creazione artistica nell’attuale contesto socio-politico.