Il 19 aprile 2025, la pianista e cantante cubana Jany McPherson si esibirà per la prima volta al Blue Note di Milano, uno dei luoghi più iconici dedicati al jazz a livello internazionale. La performance avrà luogo in due set, alle ore 20.30 e alle ore 23.00, dove l’artista presenterà i brani del suo nuovo album “A Long Way”, accompagnata da Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. I biglietti sono già disponibili sul sito ufficiale del locale. In aggiunta a questo evento milanese, McPherson tornerà a Roma il 21 giugno presso la Casa del Jazz e il 6 dicembre all’Auditorium Parco della Musica.
Un viaggio musicale tra tradizione e innovazione
Durante il concerto, Jany McPherson offrirà un repertorio che include sia brani dal suo recente lavoro discografico “A Long Way” sia pezzi dal precedente album “Solo Piano!”, che ha ricevuto una nomination ai Cubadisco International nel 2024. L’artista non si limiterà solo ai suoi brani originali; proporrà anche reinterpretazioni di grandi standard internazionali che hanno influenzato la sua carriera musicale. Con uno stile distintivo caratterizzato da un forte senso ritmico e una profonda intensità interpretativa, McPherson promette di coinvolgere il pubblico in un’esperienza musicale ricca di emozioni.
La serata sarà quindi una fusione tra le sonorità tradizionali cubane e le influenze moderne del jazz contemporaneo. Ogni esibizione diventa così un’opportunità per esplorare diverse sfumature musicali attraverso arrangiamenti originali ma anche omaggi ad artisti storici della musica mondiale.
L’ascesa di Jany McPherson sulla scena jazz internazionale
Nata a Guantánamo, Cuba, Jany McPherson ha costruito una carriera impressionante collaborando con musicisti rinomati come John McLaughlin ed esibendosi in festival prestigiosi quali il North Sea Jazz Festival e il Montreux Jazz Festival. La sua formazione musicale è iniziata nella sua terra natale ed è proseguita con concerti in tutto il mondo che l’hanno portata ad affermarsi come una delle voci più interessanti nel panorama jazz attuale.
McPherson ha saputo combinare le radici cubane con elementi provenienti da altre tradizioni musicali globali creando così uno stile unico che riflette sia la sua identità culturale sia l’apertura verso nuove esperienze artistiche. Questa capacità le consente non solo di attrarre appassionati di jazz ma anche chiunque ami la musica ben suonata ed emotivamente intensa.
Intervista esclusiva con Jany McPherson
In occasione della sua imminente performance al Blue Note, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Jany McPherson riguardo alla preparazione della serata e alle sue aspettative sul ritorno a Milano dopo aver già suonato nei Giardini della Galleria d’Arte Moderna nel 2021 durante Piano City Milano.
McPherson ha spiegato: “Al Blue Note sarà speciale perché presenterò finalmente *’A Long Way’ insieme ad alcuni pezzi dal mio disco precedente ‘Solo Piano’. Mi piace mescolare i miei brani con melodie universali; credo che ogni artista debba rendere omaggio agli standard senza tempo.”* Ha inoltre condiviso entusiasta dell’affiatamento creato con i suoi musicisti: “Luca Bulgarelli e Amedeo Ariano sono straordinari; lavoriamo insieme creando un’atmosfera aperta dove ognuno può contribuire.”
Parlando delle sue collaborazioni passate con artisti come Omara Portuondo o Andy Narell, ha sottolineato quanto queste esperienze abbiano influito sulla sua crescita artistica: “Ogni incontro lascia una traccia dentro noi stessi; ho imparato tanto dalla loro unicità.”
Il significato dell’album “A Long Way”
“A Long Way” rappresenta per Jany non solo un nuovo capitolo nella sua carriera ma anche un riflesso delle sfide personali affrontate negli ultimi anni: “Questo disco è nato durante momenti difficili nella mia vita; mentre cercavo stabilità ho trovato ispirazione nelle melodie.” Ha rivelato quanto Pino Daniele abbia influenzato il suo modo di comporre: “Sento una connessione profonda con lui; questo lavoro è anche un tributo alla mia storia personale.”
Durante i concerti live, pur mantenendo strutture definite nei brani dell’album registrato in studio, lascia sempre spazio all’improvvisazione: “Ogni esibizione deve essere unica; voglio dare libertà ai musicisti sul palco senza perdere coerenza.”
Infine ci ha parlato dei suoi sogni futuri nel mondo della musica: “Voglio continuare a promuovere *’A Long Way’, tornare a Roma per altri concerti ed esplorare nuove collaborazioni internazionali.”*