Il 2025 segna una svolta importante per il cinema italiano, in particolare per il mondo dei cortometraggi. Con l’iniziativa “Corto che Passione!”, i cinefili avranno finalmente l’opportunità di assistere a una programmazione stabile dedicata ai film brevi, creando un legame tra giovani cineasti e registi affermati. Questo progetto non solo valorizza un formato spesso trascurato, ma offre anche una visibilità senza precedenti a racconti brevi e incisivi, considerati una palestra per talenti emergenti.
Cortometraggi: un riscontro necessario
Negli ultimi anni, il cinema corto ha lottato per ritagliarsi uno spazio significativo nel panorama culturale italiano. Fino ad ora, i cortometraggi erano prevalentemente visibili durante festival dedicati, davanti a un pubblico di esperti e appassionati. Tuttavia, ora il progetto “Corto che Passione!” cambia questa narrativa, portando i cortometraggi nelle sale cinematografiche. Ogni secondo martedì del mese, oltre 100 cinema in tutta Italia espongono una selezione di cortometraggi, creando un’occasione unica per apportare i lavori di nuovi autori al grande pubblico.
Questa iniziativa rappresenta anche una risposta all’appello dei registi e dei produttori, molti dei quali hanno cercato modi per promuovere i lavori brevi al di fuori del circuito festivaliero. In un periodo in cui la fruizione dei contenuti audiovisivi è in continua espansione, il “Corto che Passione!” si presenta come un’ottima alternativa alla programmazione tradizionale.
Il progetto, coordinato dalla Federazione Italiana Cinema d’Essai e dall’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, ha visto la partecipazione di Rai Cinema, Alice nella Città e dell’Italian Short Film Association. Attraverso questo sforzo collettivo, si intende non solo dare spazio ai giovani talenti, ma anche stabilire un dialogo diretto con il pubblico, per far conoscere la ricchezza e la varietà di storie che i cortometraggi possono raccontare.
La selezione di cortometraggi
L’iniziativa “Corto che Passione!” debutta l’11 marzo con una selezione peculiare di cinque cortometraggi, coinvolgendo la partecipazione di opere premiate e ben accolte nei festival. In particolare, la selezione include titoli recenti che hanno ottenuto riconoscimenti di rilievo, come il David di Donatello e i Nastri d’Argento. La programmazione è variegata e comprende generi diversi: dalla commedia al dramma, fino all’animazione.
Tra i corti in proiezione, spicca “Bellissima” di Alessandro Capitani, vincitore del David di Donatello, che offre uno sguardo profondo sulla fragilità giovanile e sull’accettazione di sé. La storia, ambientata in una discoteca, affronta temi di bullismo e ricerca di identità, toccando corde sensibili. Un altro corto in evidenza è “Inverno” di Giulio Mastromauro, anch’esso vincitore del David, che narra le sfide di una comunità greca durante un inverno particolarmente difficile.
La lista continua con “Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi” di Cosimo Alemà, un’opera che gioca sull’ironia del destino e delle relazioni, presentando un intrigo inaspettato. Altra opera degna di nota è “The Delay” di Mattia Napoli, che racconta le difficoltà di un interprete colpito da un disturbo che altera la sua percezione dei suoni. Infine, il corto d’animazione “Caramelle” di Matteo Panebarco esplora i legami familiari attraverso un’atmosfera di realismo magico.
Un’occasione per i giovani talenti
L’iniziativa ha come obiettivo primario di sostenere i giovani creativi emergenti nel panorama cinematografico italiano. Racconti brevi permettono ai nuovi autori di esprimere le loro idee in modo diretto e incisivo, senza la necessità di una lunga durata. La presenza di personalità consolidate del mondo del cinema, come il presidente della Federazione Italiana Cinema d’Essai, Giuliana Fantoni, e il presidente di Rai Cinema, Nicola Claudio, sottolinea l’importanza di questo progetto nel panorama culturale contemporaneo.
“Il cinema corto merita di avere uno spazio privilegiato nelle sale, dove le storie possono prendere vita realmente davanti al pubblico,” afferma Fantoni, evidenziando il lavoro sinergico tra vari attori del processo produttivo. La programmazione prevede non solo proiezioni, ma anche momenti di confronto e dibattito, coinvolgendo i festival, le associazioni professionali e istituzionali nel raccontare il potere del cortometraggio.
Questa nuova cornice di programmazione potrebbe riscrivere le regole del gioco per il cinema italiano, integrando un formato che ha visto un crescente apprezzamento a livello globale, portando l’attenzione su opere che altrimenti potrebbero rimanere nell’ombra. Una visione ottimistica per il futuro del cinema breve in Italia.