Inizia il processo contro Meta: la FTC chiede la separazione di Instagram e WhatsApp

Inizia a Washington la causa legale della FTC contro Meta, accusata di pratiche monopolistiche per le acquisizioni di Instagram e WhatsApp, con potenziali ripercussioni sull’industria dei social network.
Inizia il processo contro Meta: la FTC chiede la separazione di Instagram e WhatsApp - Socialmedialife.it

Lunedì 14 aprile 2025, a Washington, si apre un’importante causa legale che potrebbe avere ripercussioni significative sull’industria dei social network. La Federal Trade Commission ha citato in giudizio Meta, l’ex Facebook, per richiedere la separazione forzata delle sue piattaforme Instagram e WhatsApp. Le accuse mosse dall’agenzia governativa puntano a dimostrare che queste acquisizioni abbiano avuto come obiettivo quello di eliminare la concorrenza nel settore, violando le normative antitrust.

Il contesto del procedimento legale

Il caso contro Meta affonda le radici in una causa avviata durante il primo mandato dell’amministrazione Trump e ha subito modifiche sotto la presidenza Biden. Con Trump nuovamente alla Casa Bianca e un nuovo presidente della FTC al timone, il processo si inserisce in un contesto politico e legale particolarmente complesso. Oltre alle questioni relative alla concorrenza nel mercato digitale, l’ex presidente sta affrontando anche altre problematiche economiche riguardanti i dazi.

La questione centrale è se le acquisizioni di Instagram nel 2012 per 1 miliardo di dollari e di WhatsApp nel 2014 per circa 19 miliardi abbiano effettivamente ostacolato lo sviluppo di alternative competitive sul mercato dei social media. La FTC sostiene che tali operazioni abbiano consolidato una posizione dominante per Meta, limitando l’innovazione tra i nuovi entranti nel settore.

Le accuse della FTC: strategia anticompetitiva

Al centro delle accuse c’è una dichiarazione rilasciata da Mark Zuckerberg nel 2012: “Le aziende sono ancora piccole ma le reti sono consolidate”. Questa frase è interpretata dalla FTC come prova dell’intento strategico di Zuckerberg volto ad acquistare concorrenti potenzialmente minacciosi prima che potessero crescere troppo ed erodere il dominio del suo impero digitale.

Quando Facebook ha acquisito Instagram, quest’ultima aveva solo 30 milioni di utenti attivi senza alcun ricavo significativo. Oggi Instagram rappresenta oltre metà delle entrate pubblicitarie statunitensi generate da Meta. Per quanto riguarda WhatsApp, acquistato per una cifra record all’epoca della transazione, ora contribuisce con oltre dieci miliardi all’anno ai profitti indiretti dell’azienda attraverso interazioni pubblicitarie su Facebook e Instagram.

La FTC argomenta quindi che questo tipo di comportamento non solo abbia soffocato l’innovazione ma abbia anche impedito lo sviluppo naturale del mercato dei social network stesso. L’accusa sottolinea come tali pratiche possano aver creato un ambiente dove nuove idee o servizi alternativi non hanno avuto spazio sufficiente per emergere e competere efficacemente con i colossi già affermati.

Implicazioni future del processo

Il risultato del processo potrebbe avere conseguenze significative non solo per Meta ma anche per l’intero panorama tecnologico globale. Se la corte dovesse accogliere le richieste della FTC riguardo alla separazione forzata delle piattaforme acquisite da Meta, ciò potrebbe aprire la strada a ulteriori azioni legali nei confronti altre grandi aziende tecnologiche accusate anch’esse di comportamenti monopolistici.

Inoltre questo caso rappresenta un test cruciale sulla capacità degli enti regolatori americani nell’affrontare questioni complesse relative al monopolio digitale in un momento storico caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici ed evoluzioni nelle abitudini degli utenti online.

Con molteplici fattori politici ed economici coinvolti nella vicenda – inclusa la presenza nuovamente attiva dell’ex presidente Trump – gli sviluppi futuri saranno monitorati con attenzione sia dagli esperti legali sia dagli osservatori del settore tech mondiale.