Il 27 marzo 2025, la Fondazione Prada ha ospitato un incontro tematico dedicato alla sclerosi laterale amiotrofica , organizzato in collaborazione con AISLA e AriSLA. L’evento è parte del progetto “Preserving the Brain: A Call to Action” e ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare il pubblico sui temi della prevenzione e cura delle patologie neurodegenerative.
Attività formativa per studenti
La giornata è iniziata con un’attività formativa rivolta agli studenti dell’IIS Oriani Mazzini di Milano, specializzati nei Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale. Gli alunni hanno avuto l’opportunità di visitare una mostra scientifica curata dal professor Giancarlo Comi, focalizzata sulla prevenzione delle malattie neurodegenerative. Durante la visita, i rappresentanti di AriSLA hanno presentato gli ultimi sviluppi nella ricerca scientifica riguardante queste patologie. AISLA ha invece messo in luce l’importanza della dimensione umana nella cura dei pazienti affetti da SLA, condividendo testimonianze significative che hanno arricchito il dibattito.
La mostra è stata guidata da dottorandi dell’Istituto San Raffaele che hanno accompagnato gli studenti nel percorso espositivo. Al termine della visita, i ragazzi hanno redatto il “Manifesto Etico delle parole della Cura”, utilizzando termini chiave come “speranza”, “progresso” e “diagnosi”. Questo manifesto rappresenta non solo una riflessione sui valori legati alla cura, ma anche un impegno concreto verso una maggiore consapevolezza sociale riguardo alle malattie neurodegenerative.
Percorso artistico per familiari e volontari
Nel pomeriggio si è svolto un percorso attraverso l’esposizione Atlas di Fondazione Prada, coinvolgendo volontari, familiare e persone affette da SLA. Guidati da Mary Zurigo e Michele Porcu dell’associazione Z.E.A., insieme al supporto della psicologa Anisia Carlino, i partecipanti sono stati invitati a esplorare installazioni artistiche pensate per stimolare una riflessione profonda sulla malattia e sulle trasformazioni personali che essa comporta.
Questa esperienza immersiva ha permesso ai partecipanti non solo di confrontarsi con le opere d’arte ma anche di condividere emozioni ed esperienze legate alla SLA. La scelta delle installazioni artistiche si è rivelata efficace nel favorire momenti di introspezione collettiva su temi complessi come la sofferenza, la resilienza e il valore del supporto comunitario.
Talk serale con esperti del settore
La serata si è conclusa con un talk a cui hanno partecipato diversi esperti tra cui Chiara Costa, Cornelia Mattiacci, Grazia Micarelli e Lucia Monaco. Hanno preso parte anche Riccardo Zuccarino, Anna Ambrosini, Federica Cerri, Nilo Riva ed altri professionisti del settore medico-scientifico che hanno offerto le loro prospettive sul tema della ricerca applicata alle malattie neurodegenerative.
Le discussioni si sono concentrate sull’importanza della ricerca come strumento fondamentale sia per acquisire conoscenze nuove sia per migliorare le pratiche terapeutiche attuali. Carlo Mango ha evidenziato quanto scienza ed arte possano interagire positivamente nel processo creativo legato alla salute mentale dei pazienti; Alberto Fontana ha parlato invece del concetto di “follia” quale fonte potenziale di creatività nell’affrontare sfide quotidiane legate alla malattia.
A condurre questa riflessione ci ha pensato la giornalista Elisa Longo che ha saputo raccogliere spunti interessanti dalle parole pronunciate durante l’incontro; tra questi spiccavano concetti chiave inseriti nel Manifesto Etico elaborati dai giovani studenti quali “relazione”, “creatività” e “determinazione”.