Incontro finale per la prevenzione del bullismo nelle scuole romane: il progetto “La scuola del BenEssere”

In un contesto dove il fenomeno della violenza tra pari richiede un intervento costante e mirato, il Liceo Terenzio Mamiani di Roma ha ospitato l’incontro conclusivo del progetto “La scuola del BenEssere. Ricerca-azione per la prevenzione della violenza tra pari”. Questo evento è stato organizzato dall’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo e ha rappresentato un momento di riflessione sui risultati ottenuti tramite iniziative di formazione e sensibilizzazione dedicate a studenti delle scuole superiori.

Obiettivi e modalità del progetto

La finalità principale del progetto è stata quella di creare un ambiente scolastico più sicuro e rispettoso, dove gli episodi di violenza e bullismo venissero ridotti al minimo. Attraverso un approccio di ricerca-azione, il progetto ha lavorato in sinergia con diverse realtà: istituti scolastici, istituzioni locali e strutture sanitarie. Questo approccio integrato ha permesso di fornire risorse e strumenti utili a oltre 800 bambini delle scuole primarie e 1000 ragazzi delle scuole secondarie, contribuendo a formare una coscienza collettiva attenta ai diritti e al rispetto reciproco.

La peer education: un modello innovativo

Uno degli aspetti più significativi del progetto è stata l’introduzione della peer education. Sono stati selezionati cinquanta studenti del triennio delle superiori che, dopo aver seguito un corso di formazione di cinque giorni, hanno avuto l’opportunità di interagire direttamente con studenti più giovani. Questa metodologia ha consentito di trattare in modo diretto e coinvolgente le tematiche del bullismo e del cyberbullismo. Gli studenti delle classi di IV e V elementare e delle tre medie inferiori hanno potuto ricevere informazioni, condividere esperienze e fare domande in un ambiente aperto e comprensivo. Tale approccio ha dimostrato di essere efficace, facilitando una comunicazione più fluida tra generazioni diverse.

Risultati e impatto sui giovani

I risultati raggiunti dal progetto sono stati significativi. Gli oltre 800 bambini e le mille ragazze e ragazzi coinvolti hanno avuto l’opportunità di discutere importanti tematiche legate alla violenza tra pari in modo diretto, grazie all’incontro con i loro coetanei più grandi. Questo ha generato un clima di fiducia e apertura, nella quale i ragazzi più giovani si sono sentiti ascoltati e compresi. In un contesto scolastico dove il bullo e la vittima possono trovarsi faccia a faccia ogni giorno, la possibilità di affrontare questi temi in modo diretto e il supporto dei compagni più grandi hanno permesso di abbattere le barriere di paura e silenzio.

Conclusioni pratiche e futuro del progetto

L’intervento tenutosi all’Aula Magna del Liceo Terenzio Mamiani ha segnato non solo la conclusione di un progetto, ma ha anche aperto a nuove riflessioni sul futuro delle pratiche di prevenzione del bullismo nelle scuole. L’impegno collaborativo e la volontà di mantenere attivo il dialogo tra studenti, docenti e famiglie si confermano come fattori chiave per un cambiamento positivo e duraturo. L’esperienza della peer education rappresenta un modello da continuare a sviluppare, con l’intento di formare generazioni di giovani sempre più consapevoli e impegnati nella promozione del rispetto e della dignità reciproca.

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