Un drammatico incidente stradale accaduto a Napoli ha visto coinvolti due fidanzati, entrambi su uno scooter, colpiti da un automobilista che ha superato il limite di velocità e che ha poi abbandonato la scena. Le conseguenze dell’incidente sono state devastanti, portando a ferite permanenti per uno dei giovani. La vicenda, avvenuta nella primavera di quest’anno, ha suscitato forte indignazione e diverse riflessioni sul rispetto delle regole del codice della strada nella città partenopea.
I fatti della tragedia
Il grave incidente si è verificato il 8 giugno in via Pietro Castellino, un’arteria stradale nota per i suoi limiti di velocità rigorosi, fissati a soli 30 chilometri orari. N.D.C., un giovane nato nel 1981 a Villaricca, è stato accusato di aver viaggiato a una velocità compresa tra i 70 e i 78 chilometri orari, il che lo colloca ben oltre il limite consentito. L’incidente ha visto coinvolti, oltre all’automobilista in questione, due fidanzati che percorrevano la loro corsia regolarmente. Lo schianto ha avuto conseguenze devastanti: Morena, una studentessa di soli 17 anni, ha subito l’amputazione di una gamba e ha affrontato numerosi interventi chirurgici da quel giorno.
L’impatto non solo ha coinvolto i fidanzati, ma ha altresì coinvolto un terzo automobilista, costretto a un impatto con il veicolo guidato da N.D.C.. Le autorità sono prontamente intervenute per raccogliere prove, comprese riprese video e testimonianze delle vittime, in un contesto che evidenzia l’importanza dell’osservanza delle normative stradali. N.D.C., dopo il grave incidente, ha abbandonato il luogo del sinistro, gesto che ha aggravato ulteriormente la sua posizione legale, portando all’accusa di omissione di soccorso.
L’indagine della procura
La Procura di Napoli, sotto la direzione del pm Luigi Landolfi, ha avviato un’inchiesta per chiarire la dinamica dei fatti e per determinare le responsabilità. Le verifiche sono state affidate alla sezione anti-infortunistica della polizia municipale, diretta dal tenente Enzo Cirillo, che ha esaminato le prove raccolte, comprese le immagini video. L’automobilista ha presentato una lettera a Morena, nella quale ha espresso pentimento per quanto accaduto e ha spiegato la sua fuga come frutto di un momento di panico. Questa ammissione di colpa, seppur non scusante, sarà valutata durante il processo.
Il 3 giugno 2025 è stata fissata la prima udienza davanti al giudice monocratico Maria Adele Scaramella. Qui, N.D.C. avrà l’opportunità di scegliere il rito con cui affrontare il processo. Saranno presenti anche le parti offese: i genitori di Morena, assistiti dal legale Aldo Pascale, e gli altri giovani coinvolti nell’incidente. L’udienza potrebbe portare a un rito alternativo o addirittura a un patteggiamento, a seconda delle scelte difensive e della posizione della pubblica accusa.
Emergenza stradale a Napoli
Questo incidente evidenzia un problema più ampio riguardante la sicurezza stradale a Napoli. I recenti fatti dimostrano come, nonostante i limiti e le normative esistenti per garantire la sicurezza dei conducenti e dei pedoni, il rispetto delle regole rimanga un tema controverso. Solo poche ore fa, la città ha dovuto fare i conti con un altro tragico evento: un ciclista di 46 anni, investito da un’ambulanza, ha perso la vita dopo giorni di agonia in ospedale. Il ciclista si trovava su una corsia preferenziale quando è stato travolto.
Le autorità locali stanno monitorando questa serie di incidenti, sottolineando l’urgenza di un intervento efficace per garantire la sicurezza sulle strade. Anche i cittadini sono esortati a mantenere la vigilanza e a rispettare i limiti di velocità affinché tragedie come quella di Morena non si ripetano. La discussione sulla sicurezza stradale è più attuale che mai e coinvolge non soltanto gli automobilisti, ma anche i pedoni e i ciclisti che condividono le nostre strade.