Nel 2025, sia a livello statale che regionale, i cittadini italiani possono accedere a vari incentivi e bonus per l’installazione di impianti fotovoltaici. Nonostante la conclusione del Superbonus, le agevolazioni fiscali legate alle energie rinnovabili rimangono disponibili. La Legge di Bilancio ha confermato misure come il Reddito energetico e il bonus Ristrutturazioni. Questa guida fornisce informazioni dettagliate su scadenze, spese ammesse e modalità per ottenere gli incentivi sul fotovoltaico.
Incentivi fotovoltaico 2025: come funziona il Reddito energetico
Il Reddito energetico è un’iniziativa introdotta nel 2024 che offre ai contribuenti la possibilità di ricevere pannelli fotovoltaici ad uso domestico senza alcun costo. Questo incentivo si basa sull’indicatore della situazione economica equivalente dei richiedenti. Per beneficiare del Reddito energetico, è necessario soddisfare specifici requisiti ISEE:
- Nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro.
- Nuclei familiari con ISEE inferiore a 30.000 euro e almeno quattro figli a carico.
Per il 2025, l’incentivo si applica ai sistemi fotovoltaici residenziali con potenza compresa tra i 2 kWp e i 6 kWp. L’importo massimo dell’incentivo prevede una quota fissa di €2.000 più una quota variabile di €1.500 per ogni kilowatt installato; tuttavia, non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
La richiesta deve essere presentata attraverso la piattaforma dedicata del Gestore dei Servizi Energetici , utilizzando lo SPID personale per l’identificazione degli utenti interessati. Le tempistiche relative all’attivazione delle domande dipendono dalla comunicazione ufficiale del Ministero dell’Ambiente riguardo alle date specifiche.
Incentivi sul fotovoltaico tramite il bonus Ristrutturazioni
Per tutto il corso del 2025 sarà possibile ottenere incentivi sul fotovoltaico anche attraverso il bonus Ristrutturazioni, un’agevolazione fiscale collegata ai lavori di manutenzione straordinaria degli edifici residenziali. Questo bonus consente una detrazione fiscale pari al 50% su un tetto massimo di spesa fissato in €96.000 per la prima casa; tale percentuale scende al 36% nel caso delle seconde abitazioni.
L’elenco dei lavori ammessi include interventi come restauro conservativo o ridistribuzione degli spazi interni; tra questi sono compresi anche gli interventi volti all’efficientamento energetico mediante l’installazione di pannelli solari sui tetti delle abitazioni.
Possono richiedere questo incentivo proprietari immobiliari o titolari di diritti reali sugli edifici oggetto dei lavori; anche locatari in possesso di regolare contratto possono fare domanda se le opere sono effettuate nell’immobile affittato.
La detrazione fiscale può essere recuperata in dieci anni tramite rate annuali dello stesso importo nella Dichiarazione dei redditi; è importante notare che solo le spese pagate tramite mezzi tracciabili sono ammissibili alla detrazione.
Superbonus al 65%: installazione pannelli solari
Il Superbonus ha subito modifiche significative negli ultimi anni allo scopo di contenere i costi pubblici associati agli incentivi edilizi ed ecologici; attualmente prevede una detrazione ridotta al 65%. Gli interventi “trainati”, ovvero quelli che possono beneficiare della maxi detrazione solo se abbinati ad un intervento “trainante”, comprendono anche l’installazione domestica dei pannelli solari.
Possono accedere a questa agevolazione sia condomini sia persone fisiche proprietarie d’immobili composti da due a quattro unità abitative; tuttavia ci sono limitazioni riguardo alle categorie catastali A/1 , A/8 e A/9 . Inoltre, chi desidera usufruire della detrazione deve aver presentato la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata entro il termine stabilito del 15 ottobre scorso.
Come nel caso del bonus Ristrutturazioni, tutte le spese devono risultare documentate ed effettuate attraverso metodi tracciabili affinché possano essere incluse nella dichiarazione IRPEF annuale da parte degli avente diritto alla deduzione fiscale prevista dal Superbonus stesso.
Comunità energetiche rinnovabili: opportunità aggiuntive
Un’altra opzione interessante per ottenere incentivi sul fotovoltaico nel corso del prossimo anno riguarda le Comunità Energetiche Rinnovabili . Queste comunità consentono ai partecipanti non solo d’ottimizzare i costi ma anche d’accedere ad ulteriori vantaggi economici grazie alla tariffa premio sull’energia condivisa fornita dall’Autorità Regolatoria per Energia Reti e Ambiente .
In alcune località specifiche viene offerto anche un contributo noto come Bonus PNRR pari al 40%, destinato principalmente agli investimenti nelle CER nei comuni sotto i trentamila abitanti dove si applicano impiantistica fino ad una potenza massima unitario pari ad un megawatt. Tali misure incentivano particolarmente condomini ed enti privati impegnati nell’autoconsumo collettivo dell’energia prodotta dai propri impiantisti rinnovabili.
Conto termico: nuove opportunità
Il Conto Termico 3.0 rappresenterà anch’esso uno strumento utile volto all’incentivazione di installazioni di sistemi fotovoltaici e accumulo. Si prevede che il decreto ufficiale sia emesso dentro il corso 2019, assegnando un contributo a fondo perduto non superiore al 65% delle spese sostenute per interventi connessi alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti.
È fondamentale sottolineare che questo incentivo sia riservato per interventi congiunti alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche, rendendo quindi necessaria una pianificazione accurata da parte degli entri interessati sull’efficienza energetica complessiva.
Incentivi regionali per l’efficientamento
Oltre agli stimoli statali già menzionati, molte Regioni italiane offrono ulteriori incentivi fiscali mirati all’implementazione del settore fotovoltaico come parte integrante dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati per favorire la transizione ecologica locale. Questi incentivi possono essere cumulabili o meno rispetto agli incentivi dello Stato, a seconda delle normative locali vigenti.
FAQ sugli incentivi sul fotovoltaico sul territorio nazionale
Quando scade il bonus pannelli fotovoltaici?
Il termine ultimo per richiedere il bonus pannelli fotovoltaici è fissato a 31 dicembre 2025; entro questa data è prevista una detrazione fiscale pari al 50% sulle prime case e al 36% sulle seconde, beneficiando su un tetto massimo spesa di €96.000. Dal 1° gennaio 2026 l’aliquota agevolabile è destinata a diminuire progressivamente.
Qual è valore ISEE per richiedere il Reddito energetico del 2019?
L’indicatore nella situazione economica equivalente rappresenta uno requisito fondamentale per ottenere il reddito energetico sul territorio italiano; nel 2019 la vigente fissava due limiti: fino a 15.000 euro di disponibile per le famiglie con almeno quattro figli a carico.
Quanto può costare un impianto fotovoltaico su dimensione di 6kW?
Per stabilire con precisione il costo d’installazione di un impianto fotovoltaico con potenza di 6 kW è necessario consultare il parere di specialisti settorialmente competenti; indicativamente la fascia di costo oscilla tra €9.000 e €16.000, considerando un prezzo per kW compreso tra €1.500 e €2.500 secondo diversi fattori quali manutenzione professionale oppure eventuali integrazioni necessarie come pompe di calore e sistemi di accumulo.