Il Teatro Rossini ha svelato il suo nuovo sipario, un elemento fondamentale per le rappresentazioni teatrali che arricchisce l’estetica e la funzionalità della storica struttura. Dopo quattro anni di attesa, il sipario è stato presentato ufficialmente alla stampa, segnando un importante traguardo per uno dei luoghi culturali più significativi della città.
Un sipario imponente e ricco di dettagli
Il nuovo sipario del Teatro Rossini è una grande tela in velluto drappeggiato bordeaux, che misura 9 metri in altezza e 18 in larghezza. Con un peso di quasi 500 chilogrammi, si presenta come una struttura imponente arricchita da fregi dorati e da un secondo sipario decorato con motivi ispirati all’arte dell’“arlecchino”. La realizzazione è stata affidata alla Peroni di Gallarate, nota per la sua esperienza nella produzione di elementi scenici per teatri prestigiosi a livello mondiale.
La presentazione del sipario ha visto la partecipazione del direttore dell’Amat Gilberto Santini, insieme al sindaco Andrea Biancani e al vicesindaco Daniele Vimini. Anche Marco Cangiotti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio che ha finanziato l’opera, ha preso parte all’evento. Il sipario “alla greca” si distingue per la sua apertura centrale: le due falde si raccolgono ai lati del palcoscenico grazie a carrelli appositamente progettati che scorrono lungo binari dedicati.
Innovazioni tecniche al servizio dell’arte
Oltre alla bellezza estetica, il nuovo sipario integra importanti innovazioni tecniche. Grazie ai progressi nella meccanica teatrale moderna, il sistema consente una gestione fluida ed efficiente delle aperture. I motori progettati specificamente per questo tipo d’uso garantiscono operazioni sicure e veloci mentre le corde utilizzate nel sistema mantengono l’essenza tradizionale dell’apertura teatrale.
Un aspetto fondamentale riguarda anche l’acustica: i materiali scelti sono stati selezionati con attenzione per ottimizzare l’esperienza sonora durante gli spettacoli. L’adozione di tecniche costruttive mirate contribuisce a creare un ambiente acusticamente favorevole sia agli artisti sul palco sia al pubblico presente in sala.
Inoltre, particolare attenzione è stata riservata alle normative antincendio; il tessuto ignifugo impiegato offre resistenza al fuoco duratura contribuendo così a garantire maggiore sicurezza durante gli eventi.
Un valore aggiunto alla cultura locale
Il sindaco Biancani ha sottolineato come questo nuovo elemento rappresenti non solo un miglioramento estetico ma anche culturale per la città: “Rafforza la bellezza di uno dei luoghi più rappresentativi della nostra cultura”. Il vicesindaco Vimini ha descritto il progetto come “un’avventura complessa”, evidenziando l’importanza della collaborazione con la Soprintendenza data la storicità del teatro stesso.
Gilberto Santini ha aggiunto che non si tratta semplicemente di sostituire un vecchio elemento scenico ma piuttosto dell’arrivo tanto atteso “di corredo scenico” necessario al Teatro Rossini dopo anni senza rinnovamenti significativi. Infine Cangiotti ha definito il nuovo sipario dotato “di sobria eleganza”, confermando così le aspettative riposte nell’opera realizzata.
Il precedente sipario era stato installato oltre cinquant’anni fa ed era ormai compromesso dall’usura nonostante vari interventi manutentivi nel corso degli anni; ora giace in deposito comunale dopo aver servito fedelmente nel tempo senza mai essere quello originale inaugurale del teatro stesso.
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