Si è svolta questa mattina, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, la cerimonia di inaugurazione del 272esimo Anno Accademico dell’ Accademia dei Georgofili. Durante l’evento, sono stati affrontati temi cruciali riguardanti il futuro dell’agricoltura in Italia e in Europa, evidenziando le difficoltà attuali e le necessità di innovazione.
La relazione del presidente Vincenzini
Il presidente Massimo Vincenzini ha aperto la cerimonia con una relazione che ha messo in luce le problematiche che hanno caratterizzato il settore agricolo nel 2024. Secondo Vincenzini, quest’anno ha presentato “più ombre che luci”, a causa degli eventi meteorologici estremi che hanno colpito diverse regioni italiane. Questi fenomeni climatici hanno causato danni significativi alle attività agricole e alle comunità locali.
Vincenzini ha sottolineato l’importanza della scienza come strumento fondamentale per affrontare queste sfide. Ha affermato che i Georgofili continuano a riporre fiducia nella ricerca scientifica e nel suo metodo poiché rappresentano l’unica via per rispondere efficacemente ai problemi emergenti. Ha anche evidenziato la necessità di divulgare nuove conoscenze scientifiche e favorire il trasferimento delle tecnologie nei processi produttivi.
Un punto critico sollevato dal presidente riguarda la velocità con cui avanzano le innovazioni rispetto alla loro accettazione da parte della società e degli operatori del settore. Un esempio emblematico è rappresentato dalle nuove tecniche genomiche , potenzialmente utili per migliorare piante e animali da allevamento, ma ostacolate da normative restrittive nell’Unione Europea. Inoltre, episodi recenti di vandalismo in campi sperimentali universitari dimostrano un clima di oscurantismo che richiede un impegno maggiore da parte della comunità scientifica nella comunicazione dei risultati delle ricerche al pubblico.
L’intervento dell’europarlamentare Dario Nardella
Dopo la relazione del presidente Vincenzini, Dario Nardella, europarlamentare membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, ha tenuto una prolusione sul tema “La politica agricola comune post-2027: status quo o cambiamento?”. Nardella ha delineato le sfide attuali per il settore agricolo europeo, tra cui i cambiamenti climatici, la riduzione della redditività degli agricoltori ed i nuovi scenari competitivi globalizzati.
L’europarlamentare ha enfatizzato l’importanza di un intervento legislativo efficace a livello europeo per semplificare le procedure decisionali riguardo alla politica agricola comune . Ha avvertito sulla necessità urgente di utilizzare al meglio gli strumenti disponibili per sostenere gli agricoltori nelle loro filiere produttive mentre affrontano rischi legati al clima.
Nardella si è soffermato sull’importanza del cibo come elemento quotidiano legato all’impegno degli agricoltori europei. Ha concluso esprimendo la necessità di combinare innovazione con lungimiranza affinché si possa costruire una politica agricola più giusta ed inclusiva verso le nuove generazioni.
Riconoscimenti durante la cerimonia
Durante l’inaugurazione sono stati consegnati diversi riconoscimenti ai nuovi membri dell’accademia: diplomi agli Accademici Emeriti ed Ordinari nonché ai Corrispondenti stranieri e Sostenitori. È stato assegnato anche il “Merito Georgofilo” insieme al “Premio Antico Fattore” dedicata quest’anno alla viticoltura ed enologia.
Questa cerimonia non solo segna un nuovo anno accademico ma rappresenta anche un momento cruciale per riflettere sulle direzioni future dell’agricoltura italiana ed europea in un contesto sempre più complesso.