Il celebre romanzo “Il tesoro del bigatto” di Giuseppe Pederiali, pubblicato nel 1980 e diventato un bestseller con oltre un milione di copie vendute, si prepara a prendere vita sul grande schermo. Grazie a una coproduzione che coinvolge Italia, Francia e Repubblica Ceca, la storia fantastica ambientata nel cuore della Pianura Padana sarà trasformata in un film d’animazione. La realizzazione è guidata dal regista Francesco Vecchi e dal produttore Stefano Cattini.
La trama originale del romanzo
“Il tesoro del bigatto” narra le avventure della nave Gogamagoga e del suo stravagante equipaggio, composto da personaggi come Anselmo d’Alberone, eremita in missione per Matilde di Canossa; Vitige, il giovane re al comando; Galaverna, un misterioso mendicante; e Parpaia, una fuggitiva. L’obiettivo dell’equipaggio è recuperare una zucca gigante custodita da un enorme lombrico per sfamare i più bisognosi. Il viaggio lungo il Po si trasforma in una sfida contro le forze della natura tra paludi misteriose e leggende locali.
La narrazione combina elementi storici con avventure fantastiche ed è ambientata in un’Emilia caratterizzata da nebbie fitte e piene devastanti. Questo mix ha reso l’opera non solo popolare tra i lettori giovani ma anche apprezzata dagli adulti.
Un progetto cinematografico ambizioso
Francesco Vecchi ha espresso entusiasmo per l’adattamento cinematografico: “Quella ideata da Pederiali è una storia straordinaria che abbiamo amato da subito.” Già alcuni anni fa Stefano Cattini aveva acquisito i diritti per portare il romanzo sul grande schermo. Dopo anni di sviluppo complesso del progetto, recentemente sono stati presentati i primi risultati a Finale Emilia durante un evento organizzato dall’associazione ‘Storie’. Qui Vecchi e Cattini hanno mostrato in anteprima un teaser di circa novanta secondi realizzato grazie al lavoro di circa trenta professionisti.
Tecniche artigianali nell’animazione
Il film verrà realizzato utilizzando la tecnica tradizionale della stop motion , che prevede la ripresa fotogramma dopo fotogramma dei pupazzi animati. Le scenografie saranno fisiche piuttosto che digitalmente ricreate al computer; anche la nave Gogamagoga sarà costruita concretamente. Questo approccio mira a restituire l’atmosfera autentica dell’epoca medievale descritta nel libro.
Vecchi sottolinea come storyboard e regia siano stati concepiti in Italia mentre le scenografie sono state create in Francia; le marionette dei personaggi sono state invece realizzate nella Repubblica Ceca. L’intento è quello di rappresentare visivamente “un Medioevo sporco” ma sincero attraverso tecniche artigianali pregiate tipiche dell’animazione classica.
Aspettative future per il film
La produzione attende ora conferme sulle risorse necessarie per completare il progetto cinematografico. Se tutto procederà secondo i piani previsti, la lavorazione completa dovrebbe iniziare nell’estate del 2026 con tempi stimati intorno ai due anni fino alla conclusione finale delle riprese e post-produzione.
L’adattamento de “Il tesoro del bigatto” rappresenta non solo una rivisitazione moderna di una storia amata ma anche un’importante opportunità per valorizzare la cultura italiana attraverso l’arte dell’animazione internazionale.