Il telescopio Gemini svela i segreti di Giove grazie alla collaborazione con Juno e Hubble

Nuove immagini ad alta risoluzione dell’atmosfera di Giove, ottenute grazie alla tecnica “lucky imaging”, rivelano dettagli su fulmini, tempeste e la struttura della Grande Macchia Rossa.
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Recenti osservazioni del telescopio Gemini North, situato sul Mauna Kea alle Hawaii, hanno fornito nuove informazioni sull’atmosfera di Giove. Utilizzando una tecnica chiamata “lucky imaging“, i ricercatori sono riusciti a ottenere immagini ad alta risoluzione del pianeta gigante. Queste immagini sono state raccolte in un progetto di osservazione congiunto che ha coinvolto anche il Telescopio Spaziale Hubble e la sonda Juno della NASA. Le scoperte rivelano dettagli significativi riguardo ai fulmini e alle tempeste gioviane, nonché alla struttura della Grande Macchia Rossa.

Lucky imaging: una tecnica innovativa per l’osservazione astronomica

La tecnica di “lucky imaging” consente agli astronomi di catturare numerose immagini in rapida successione, selezionando solo quelle più nitide quando le condizioni atmosferiche terrestri sono favorevoli. Questo approccio ha permesso al telescopio Gemini North di produrre alcune delle immagini a infrarossi più chiare mai ottenute da un osservatorio terrestre, focalizzandosi su lunghezze d’onda specifiche come 4,7 μm.

Il Near Infrared Imager del telescopio ha reso possibile l’analisi approfondita delle tempeste gioviane. La luce infrarossa è particolarmente utile perché riesce a penetrare attraverso le dense nubi dell’atmosfera gioviana, rivelando strati caldi e profondi che normalmente rimangono nascosti all’occhio umano. Le nuove immagini hanno mostrato un aspetto simile a quello di una “jack-o-lantern“, evidenziando come gli strati interni dell’atmosfera brillino attraverso aperture nelle nuvole sovrastanti.

Un lavoro sinergico tra strumenti spaziali

La sonda Juno ha svolto un ruolo cruciale nel raccogliere dati sull’atmosfera gioviana durante i suoi passaggi ravvicinati al pianeta. Durante queste orbite, Juno ha registrato segnali radio generati dai fulmini presenti nell’atmosfera superiore. Le informazioni ottenute da Juno si sono integrate perfettamente con quelle fornite dal telescopio Gemini e dal Telescopio Spaziale Hubble.

Gemini North e Hubble hanno collaborato per creare mappe ad alta risoluzione delle aree atmosferiche dove Juno aveva rilevato i segnali radio dei fulmini. Questa sinergia tra diversi strumenti scientifici ha permesso ai ricercatori di comprendere meglio la formazione delle tempeste su Giove: esse si sviluppano all’interno di grandi celle convettive sopra le nuvole d’acqua più profonde.

La Grande Macchia Rossa: nuovi dettagli sulla sua struttura

Le osservazioni condotte da Hubble hanno rivelato la presenza di un semicerchio scuro nella Grande Macchia Rossa, mentre le fotografie infrarosse ottenute da Gemini nella stessa area hanno mostrato un arco luminoso distintivo. Questa luminosità è attribuita al calore interno del pianeta ed era precedentemente invisibile nelle riprese ottiche tradizionali.

Le analisi infrarosse effettuate dal telescopio Gemini confermano che queste aree luminose rappresentano veri e propri “buchi” nell’atmosfera piuttosto che semplici variazioni cromatiche nelle nuvole circostanti. Questi risultati offrono nuovi spunti per comprendere la dinamica atmosferica complessa del gigante gassoso e potrebbero avere implicazioni significative per lo studio dei fenomeni meteorologici non solo su Giove ma anche su altri pianeti giganti nel nostro sistema solare.

L’interazione tra questi tre strumenti scientifici sta aprendo nuove frontiere nella comprensione dell’atmosfera gioviana ed evidenzia l’importanza della collaborazione internazionale nel campo dell’astronomia moderna.