A partire dal 2027, il Sundance Film Festival cambierà sede, spostandosi da Park City, Utah, a Boulder, Colorado. La notizia è stata ufficializzata dopo un accordo decennale tra gli organizzatori del festival e i funzionari della città di Boulder. Questa decisione segna la fine di un’era per Park City, che ha ospitato il festival sin dalla sua fondazione nel 1985.
La scelta di Boulder
La dirigenza del Sundance ha scelto Boulder per diverse ragioni strategiche. In primo luogo, la città è conosciuta come un importante centro universitario e tecnologico. Questo ambiente stimolante offre opportunità per interazioni creative tra artisti e innovatori. Inoltre, la bellezza naturale della zona rappresenta un elemento fondamentale per l’identità del festival. Amanda Kelso, CEO ad interim del Sundance Institute, ha sottolineato come l’atmosfera unica di Boulder contribuisca all’esperienza complessiva degli spettatori.
Boulder è circondata dalle Flatirons, montagne iconiche che offrono uno scenario mozzafiato durante le proiezioni cinematografiche all’aperto e gli eventi collaterali. Secondo Kelso, camminare tra i cinema in questa cornice naturale permetterà ai partecipanti di riflettere sui film appena visti mentre si immergono nella bellezza circostante.
La città ha guadagnato notorietà anche con il soprannome “Repubblica Popolare di Boulder”, grazie al suo carattere distintivo e ai valori progressisti dei suoi abitanti. È nota per essere ecosostenibile e accogliente nei confronti degli artisti e delle controculture.
Un cambiamento significativo
Il passaggio da Park City a Boulder rappresenta una transizione significativa non solo logistica ma anche culturale per il Sundance Film Festival. Negli anni passati, Park City era diventata sinonimo dell’evento stesso; qui sono state presentate anteprime storiche come “Le iene” di Quentin Tarantino e “Little Miss Sunshine”. Tuttavia, negli ultimi anni il festival ha affrontato sfide significative legate alla pandemia globale che hanno influito sulla distribuzione dei film indipendenti.
L’edizione del 2025 non ha visto la presenza dei titoli più attesi che tradizionalmente avrebbero dovuto debuttare al festival; alcuni film hanno impiegato mesi prima di trovare una distribuzione adeguata sul mercato cinematografico tradizionale o sulle piattaforme streaming. Questo cambiamento nel panorama dell’industria cinematografica potrebbe aver influenzato le decisioni riguardanti la nuova sede.
Inoltre, ci sono stati problemi logistici legati agli elevati costi d’alloggio durante il periodo del festival a Park City; molti residenti hanno espresso preoccupazione riguardo alla pressione esercitata dall’afflusso massiccio sia dei turisti sia degli appassionati presenti in occasione dell’evento annuale.
Le reazioni al trasferimento
Robert Redford stesso ha commentato con gratitudine lo stato dello Utah pur definendo necessario questo cambiamento storico per garantire la sopravvivenza futura del festival stesso: “Ciò che abbiamo creato è straordinariamente speciale”, afferma Redford nella sua dichiarazione ufficiale riguardo al trasferimento verso Boulder.
Il processo decisionale dietro questa mossa includeva una task force dedicata all’esplorazione delle potenziali nuove sedi; Amy Redford faceva parte della squadra incaricata di valutare le infrastrutture disponibili nelle varie località candidate prima della votazione finale da parte del consiglio direttivo del Sundance Institute.
Con questo nuovo capitolo si apre quindi una fase incerta ma ricca di opportunità per uno dei festival più iconici dedicati al cinema indipendente mondiale; resta da vedere quali sviluppi porterà questo cambio location nel panorama culturale statunitense ed internazionale nei prossimi anni.