Dopo un lungo periodo di attesa, i fan di Jovanotti possono finalmente gioire: il tour PalaJova 2025 ha fatto il suo debutto a Pesaro, segnando una sorta di rinascita per l’artista che ha affrontato un grave incidente in bicicletta. Questo spettacolo ha mescolato elementi floreali a sonorità sempre avvincenti, creando uno show che celebra sia il passato che un futuro luminoso. Tra musica, emozioni e un’atmosfera di festa, Jovanotti ha dimostrato di essere più carico che mai.
La ripartenza di Jovanotti dopo il periodo difficile
Le parole che hanno aperto il concerto, “E allora cominciamo, dai…”, hanno dato il via a una serata memorabile per i tantissimi presenti alla Vitrifrigo Arena. Jovanotti, al secolo Lorenzo Cherubini, è tornato a esibirsi dopo un’assenza forzata durata un anno e mezzo a causa di un incidente in bicicletta avvenuto a Santo Domingo. Durante questo incidente, l’artista ha riportato la frattura di femore e clavicola, con una complessa serie di operazioni e una lunga riabilitazione alle spalle. Il concerto di Pesaro, quindi, non rappresenta solo un ritorno al palco, ma anche una liberazione da un periodo buio della sua vita.
I fan presenti hanno accolto Jovanotti con grande affetto, manifestando il loro entusiasmo attraverso cartelli con la scritta “Bentornato”. L’artista ha ricambiato questa calorosa accoglienza con uno show di ben 145 minuti, nel quale ha potuto esprimere liberamente la sua gioia di tornare con il pubblico. “Devo stare attento a non perdere la voce”, ha commentato con un sorriso, consapevole delle tante date che lo attendono in un tour ricco di emozioni e musica.
Un teatro di emozioni: il set minimalista e floreale
A differenza delle spettacolari produzioni degli scorsi anni, come il Jova Beach Party, questo nuovo tour si distingue per un’impostazione minimale. La scenografia del PalaJova 2025 è caratterizzata da elementi essenziali, lasciando ampio spazio alla musica e all’interazione con il pubblico. I fiori, elementi centrali dello spettacolo, sono stati utilizzati come simbolo di rinascita e festeggiamento, con fari meccanici che si schiudono come boccioli e vengono lanciati tra il pubblico.
Lorenzo indossava un frac rosso, creato appositamente per lui da Dior con dettagli unici. Ha definito il tappeto persiano su cui si esibiva “una casa, un simbolo esoterico e alchemico universale”. Questo setting visivo, combinato con una band di tredici musicisti esperti, ha dato vita a uno spettacolo vibrante. Tra loro spiccava Saturnino, braccio destro dell’artista, alla base delle sonorità più intense e coinvolgenti. L’artista ha annunciato che il tour prevede non solo musica, ma anche la scoperta di un “nuovo Lorenzo”, sottolineando la sua voglia di divertire e far divertire.
Un viaggio musicale attraverso diversi generi
La scaletta del concerto ha attraversato il variegato universo musicale di Jovanotti. Con una miscela raffinata di generi, l’artista ha saputo mescolare funky, hip hop, rock e influenze afro e latine, regalando al pubblico un viaggio sonoro dalle atmosfere più intime a quelle da ballare. Il concerto ha iniziato con ‘Montecristo’, la canzone che accompagna l’apertura del tour, e ha incluso successi classici come ‘Penso positivo’, ‘Mi fido di te’ e ‘Serenata rap’, quest’ultima eseguita con un bouquet di fiori in mano.
Dalla prima all’ultima nota, il pubblico ha potuto vivere momenti straordinari, con canzoni che hanno scritto la storia della musica pop italiana. Non sono mancati i pezzi più recenti dell’album ‘Il corpo umano vol. 1’, immagini di politici italiani che scorrevano sugli schermi durante l’esecuzione di ‘Fuorionda’, creando un mix tra musica e attualità. Il concerto è stato quindi una celebrazione della musicalità e della versatilità di Jovanotti, un’esperienza che ha coinvolto tutto il pubblico in una sola voce.
Uno spettacolo all’insegna della tecnologia e dell’arte
La produzione del PalaJova 2025 si distingue per l’uso di tecnologie avanzate in grado di esaltare ogni performance. Con un complesso sistema di luci, dieci fiori rotanti in movimento e altri 140 fari a illuminare il palco, il concerto ha creato un’atmosfera magica e coinvolgente. I visual, immagini amplificate grazie all’intelligenza artificiale, sono stati utilizzati per dar vita ai temi e ai sentimenti delle canzoni, dimostrando l’impegno di Jovanotti per creare uno show che non risparmia sugli stimoli visivi.
Maria Gualtieri, poetessa di cui Lorenzo è grande ammiratore, ha anche contribuito con delle parole che hanno arricchito il contesto emotivo del concerto. L’artista, ora 58enne, ha dimostrato di avere un’energia straordinaria, interagendo con il pubblico e creando un’atmosfera di festa collettiva. L’affetto dei fan lo ha chiaramente commosso e il suo ottimismo ha rispecchiato quello di molti che lo seguono da anni, rendendo l’esperienza indimenticabile.
Il concerto si è concluso con un sentito saluto e l’apparizione di ospiti speciali come il campione olimpico Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi e lo scrittore Alessandro Baricco. Il PalaJova 2025 non è solo un tour: rappresenta un percorso di riscoperta e celebrazione, portando la musica di Jovanotti nei cuori di chi lo ha sempre sostenuto.