Il procuratore richiede una pena di un anno e dieci mesi per stalking nei confronti di Giulia, evidenziando la gravità del reato nel 2025
Il procuratore della Repubblica di Aosta, Luca Ceccanti, ha avanzato al giudice monocratico la richiesta di infliggere una pena di un anno e dieci mesi di reclusione a un ventenne valdostano, accusato di stalking nei confronti della sua ex fidanzata. I fatti contestati risalgono all’autunno del 2023, quando la ragazza era ancora minorenne. In un acceso confronto, il giovane avrebbe minacciato la giovane con la frase: “Ti faccio fare la fine di quella là”, un chiaro riferimento all’omicidio di Giulia Cecchettin.
Il pubblico ministero ha evidenziato come il processo abbia messo in luce conferme tangibili delle condotte attribuite all’imputato. Durante l’incidente probatorio, la vittima ha descritto con grande difficoltà il comportamento possessivo del suo ex, sottolineando come egli cercasse di limitare la sua libertà personale. La giovane ha riportato frasi del tipo “se fai così non mi ami”, che dimostrano un chiaro intento di controllo sulla sua vita. Inoltre, il timore e la sofferenza provati dalla ragazza sono stati confermati da alcuni insegnanti, ai quali si era confidato riguardo alle minacce ricevute e alla paura di incontrarlo al di fuori dell’ambiente scolastico. Secondo il pm, tali comportamenti sono il risultato di un’ossessione da parte del giovane nei confronti della vittima.
La difesa del giovane ha contestato le accuse, sostenendo che le prove presentate non dimostrano un atteggiamento di possesso o di controllo ossessivo. Gli avvocati hanno cercato di dimostrare che, nella mattina in cui la parte offesa ha riferito di aver ricevuto la minaccia, il giovane non si trovava nei pressi della fermata dell’autobus della ragazza. Infatti, il telefono dell’imputato, residente a diverse decine di chilometri di distanza, non ha agganciato alcuna cella nella zona durante quelle ore. Questa evidenza potrebbe rivelarsi cruciale per la difesa, suggerendo che il giovane non avrebbe potuto pronunciare la frase minacciosa in quel contesto.
Il processo si sta svolgendo ad Aosta e le udienze sono previste per continuare nelle prossime settimane. La decisione del giudice riguardo alla richiesta di pena del procuratore sarà fondamentale per stabilire le responsabilità del giovane. La comunità locale segue con attenzione l’evolversi della situazione, data la gravità delle accuse e il contesto sociale in cui si inseriscono. La questione dello stalking è diventata un tema di grande rilevanza, sollevando interrogativi su come la società possa affrontare e prevenire tali comportamenti. La sentenza finale non solo avrà un impatto sulla vita del giovane accusato, ma potrebbe anche influenzare la percezione pubblica riguardo a questi reati e alla protezione delle vittime.
This post was last modified on 28 Febbraio 2025 12:49