Il pianoforte rosa di Fred Buscaglione arricchisce il Museo della Radio e della Televisione di Torino

Il Museo della Radio e della Televisione di Torino accoglie il pianoforte rosa di Fred Buscaglione e un vestito di Maria Giovanna Elmi, celebrando la storia della musica italiana e il patrimonio culturale.
Il pianoforte rosa di Fred Buscaglione arricchisce il Museo della Radio e della Televisione di Torino - Socialmedialife.it

Un importante dono arricchisce la collezione del Museo della Radio e della Televisione della Rai a Torino: si tratta del pianoforte rosa di Fred Buscaglione, un simbolo della musica italiana, proveniente dalla casa romana di Massimo Ranieri. Questo strumento, che ha una storia affascinante e intrecciata con il mondo dello spettacolo, è stato donato da Tony Campa, proprietario del noto Le Roy Dancing Club di via Stradella, in cui Buscaglione si esibiva negli anni ’50. Insieme a questo pezzo unico, il museo ha ricevuto anche un vestito prestigioso di Maria Giovanna Elmi, che aveva condotto il Festival di Sanremo nel 1978, segnando un traguardo significativo per le donne nel panorama musicale italiano.

Un dono simbolico per la cultura musicale

Il pianoforte rosa è più di un semplice strumento; rappresenta un’epoca, una cultura e il valore della musica nel contesto italiano. Per sette anni, il pianoforte è rimasto custodito con cura nella casa di Massimo Ranieri, dove ha richiamato ricordi e nostalgie legate alla figura di Buscaglione. Con questo dono, il Museo della Radio e della Televisione di Torino non solo amplia la propria collezione, ma rende omaggio alla memoria di un artista che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. L’acquisizione è stata festeggiata con un evento speciale, durante il quale il tenore Andrea Del Principe ha interpretato due dei brani più amati di Buscaglione, “Guarda che luna” e “Buonasera “, accompagnato proprio dal pianoforte donato.

Riflessioni sull’importanza del patrimonio culturale

Nel corso della cerimonia, il direttore della Rai di Torino, Guido Rossi, ha sottolineato il valore di un momento che riunisce passione e memoria collettiva. Rossi si è espresso sulla significativa continuità della produzione televisiva nella sede torinese, evidenziando il momento fiorente in cui il Centro di produzione Rai si trova, con la realizzazione della terza stagione della fortunata serie “Cuori”, coinvolgendo un ampio gruppo di professionisti. Questo dono si inserisce in un contesto di celebrazione e riflessione sul passato, ponendo l’accento sull’eredità culturale che rappresentano gli oggetti storici come il pianoforte di Buscaglione.

Doni che raccontano la storia di uno spettacolo unico

Maria Giovanna Elmi, a sua volta, ha contribuito al museo con il vestito che indossò nel 1978, quando ha inaugurato il Festival di Sanremo in qualità di prima conduttrice femminile. Nel suo discorso, Elmi ha ricordato che, nei 75 anni di storia del festival, solo cinque volte una donna ha aperto l’evento, un fatto che rende il suo dono ancora più significativo. Ha dichiarato che con il suo gesto mira a mantenere viva la memoria di quel momento storico, condiviso da altre illustri presentatrici da Raffaella Carrà a Antonella Clerici. Accanto a lei, anche Rosanna Vaudetti, altro volto emblematico della televisione italiana, ha donato al museo il vestito con cui annunciò la nascita della televisione a colori in Italia, fornendo ulteriori spunti di riflessione sul valore delle narrazioni e delle storie legate all’arte e al costume.

Un legame tra passato e futuro

I colloqui per la donazione del pianoforte rosa sono cominciati due anni fa, e l’assessore comunale alla Cultura, Rosanna Purchia, ha evidenziato l’importanza di dare a questo strumento una sede che ne valorizzasse la storia. Purchia ha espresso la convinzione che Fred Buscaglione sarebbe stato soddisfatto di vedere il suo pianoforte in un luogo dedicato alla memoria della musica e della televisione italiana. Con l’inserimento di questi pezzi storici, il museo diventa non solo un luogo di esposizione, ma anche un centro di riflessione e studio sulla cultura popolare, dove le nuove generazioni possono avvicinarsi alla storia della musica italiana.

Change privacy settings
×