Il Papa Francesco si trova attualmente a Santa Marta, dove sta dedicando del tempo al riposo. Non ha in programma udienze né incontri pubblici, come confermato dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin. Durante un evento a Sacrofano, il cardinale ha sottolineato l’importanza per il Pontefice di recuperare gradualmente le forze e mantenere la tranquillità necessaria per la sua convalescenza.
La salute del Papa e i messaggi dei fedeli
Cardinal Parolin ha affermato che il Papa è ben collegato con la Chiesa e i fedeli, ricevendo numerosi messaggi di sostegno e preghiera durante la sua malattia. Le manifestazioni di affetto da parte della comunità cattolica sono state evidenti nei giorni scorsi, dimostrando un forte legame tra il Pontefice e i suoi seguaci. I fedeli continuano a esprimere speranza per una pronta guarigione del Papa affinché possa tornare a svolgere le sue funzioni.
Parolin ha anche accennato alla possibilità che il modo in cui Francesco eserciterà il suo ministero potrebbe cambiare nel futuro prossimo. La situazione attuale richiede una riflessione su come gestire gli impegni ecclesiali senza compromettere la salute del Santo Padre.
Celebrazioni della Settimana Santa
In merito al calendario delle celebrazioni pasquali, Parolin ha spiegato che quest’anno non ci sarà la tradizionale Messa in Coena Domini presieduta dal Papa in luoghi come carceri o ospedali. La decisione è stata presa considerando l’impossibilità per Francesco di uscire dalla residenza vaticana durante questo periodo delicato.
Il cardinale ha indicato che si valuterà se il Pontefice sarà in grado di presiedere alcune celebrazioni o se dovrà delegare tali compiti ad altri cardinali. Per quanto riguarda eventi significativi come la Via Crucis al Colosseo, non è ancora stato deciso chi guiderà questa cerimonia; tuttavia, è probabile che venga affidata al vicario della diocesi romana.
Riflessioni sui conflitti globali
Durante l’incontro a Sacrofano, Parolin ha toccato anche temi più ampi riguardanti conflitti internazionali. Ha citato una lettera scritta dal Papa mentre era ricoverato presso l’ospedale Gemelli nel quale esprimeva l’importanza di “disarmare le parole” per prevenire escalation violente nei conflitti globali.
Riguardo alla situazione in Ucraina, Parolin si è detto fiducioso nella possibilità di negoziati costruttivi senza precondizioni da entrambe le parti coinvolte nel conflitto. Ha ribadito l’urgenza di trovare un accordo duraturo attraverso dialoghi pacificatori piuttosto che ricorrendo all’uso delle armi.
Per quanto concerne Gaza, c’è stata una certa delusione rispetto alle aspettative su una tregua permanente dopo periodi temporanei; entrambi i gruppi coinvolti devono esercitare moderazione nella ricerca della pace e nella ricostruzione post-conflitto.
L’eredità di Karol Wojtyla
Infine, Cardinale Parolin ha ricordato che si avvicina il 20° anniversario della morte dell’ex Pontefice Giovanni Paolo II , previsto per il 2 aprile prossimo. In questa occasione significativa viene evocata l’eredità spirituale lasciata da Wojtyla con appelli forti ai credenti: “Aprite le porte a Cristo”. Questo invito continua ad essere rilevante oggi così come lo era all’inizio del suo pontificato ed evidenzia un percorso verso risposte concrete ai problemi umani contemporanei.