Il Papa in isolamento: la salute di Francesco e i pochi incontri con i collaboratori - Socialmedialife.it
Il Papa Francesco, figura simbolo di apertura e grande comunicatore, si trova ora in una condizione di isolamento forzato a causa di una polmonite bilaterale. Ricoverato dal 14 febbraio presso il Policlinico Gemelli di Roma, la sua vita quotidiana è radicalmente cambiata, con contatti ridotti e misure di sicurezza stringenti che limitano l’afflusso di visitatori.
Over the last few weeks, l’appartamento al decimo piano dell’ospedale, designato per il Papa, ha visto una rigorosa guardia da parte della Gendarmeria Vaticana. Solo le personalità più vicine e con inviti specifici possono accedere a questo spazio riservato. Recentemente, il vescovo Claudio Giuliodori, noto per il suo ruolo all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha tentato senza successo di incontrare il Santo Padre, sottolineando la severità delle restrizioni attuate.
Fino a questo momento, Francesco ha ricevuto solo due visitatori autorizzati: il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e l’arcivescovo Edgar Peña Parra, entrambi membri di fiducia della sua cerchia. In aggiunta, ha ricevuto una visita della premier Giorgia Meloni, evidenziando l’importanza della sua figura anche in ambito politico e sociale. Le giornate del Pontefice sono supportate principalmente dal suo personale sanitario, tra cui Massimiliano Strappetti, infermiere di fiducia, che lo assiste in questo difficile periodo di recupero.
Il tempo trascorso in ospedale si divide tra lettura, preghiera e occasionali comunicazioni. Nonostante i limiti fisici, Francesco mantiene una connessione spirituale con il mondo esterno attraverso telefonate e la celebrazione della messa, gestita da don Nunzio Currao, che ogni giorno porta la comunione e celebra la messa domenicale nella cappella dell’appartamento papale. Le giornate sono caratterizzate dalla monotonia necessaria al recupero, con ripetuti passaggi tra il letto e la poltrona, ma anche con la continua attenzione alle letture e alla gestione della corrispondenza.
Nelle sue conversazioni telefoniche, il Papa riesce a mantenere i legami con diverse realtà, come nel caso del parroco di Gaza, dimostrando la sua vicinanza e l’importanza della fede anche in situazioni di crisi. Nonostante la solitudine forzata, il Papa rimane attivo nel suo ruolo, cercando di portare un messaggio di speranza e sostegno ai fedeli nel mondo.
La salute di Francesco è sotto la supervisione di un’équipe medica selezionata, coordinata dal professor Sergio Alfieri, esperto che ha preso parte a operazioni chirurgiche passate del Papa, come quelle del luglio 2021 e di giugno 2023. Negli anni, Francesco ha scelto di non avere un medico personale fisso, affidandosi ad una rete di specialisti a seconda delle necessità. Questo approccio ha già sollevato alcune preoccupazioni, data l’importanza della continuità nel trattamento.
In passato, durante l’elezione e nei successivi check-up medici, sono emerse diverse curiosità sulla salute del Papa, tra cui episodi che hanno rivelato il suo spirito forte e ben determinato di fronte all’ansia per la salute. La sua allergia allo iodio, ad esempio, ha fatto discutere durante il periodo di diagnosi, mostrando un lato umano e concreto delle sue esperienze mediche. La relazione di Francesco con i medici è stata sempre piuttosto complessa: nonostante riconosca la loro importanza, ha spesso espresso la volontà di mantenere un certo grado di distanza.
La vita del Papa, seppur attualmente segnata dall’isolamento, continua a riflettere la sua resilienza e il suo attaccamento alla spiritualità, valori che hanno sempre caratterizzato il suo pontificato.