Il murale “The Star of David“, realizzato dall’artista aleXsandro Palombo e dedicato alla scrittrice e poetessa Edith Bruck, sarà esposto alla Fondazione Museo della Shoah di Roma. L’opera, che era stata vandalizzata a Milano lo scorso gennaio, rappresenta un simbolo potente contro l’antisemitismo e il negazionismo. La cerimonia di inaugurazione si terrà il 7 aprile con la partecipazione della stessa Bruck e altre figure significative.
Il murale vandalizzato: un atto simbolico
Il murale “The Star of David” ritrae Edith Bruck in una posa significativa: indossa la divisa a righe dei deportati nei lager nazisti mentre tiene in alto con orgoglio la bandiera israeliana. Questo lavoro artistico è stato concepito come un tributo alla memoria delle vittime dell’Olocausto e come denuncia contro l’antisemitismo contemporaneo. Tuttavia, nel gennaio 2025, l’opera originale è stata oggetto di vandalismo a Milano; i vandali hanno cancellato la Stella di David presente nel dipinto.
Questo atto ha suscitato indignazione non solo tra gli amanti dell’arte ma anche tra le comunità che si battono per i diritti umani. La Fondazione Museo della Shoah ha deciso quindi di accogliere nuovamente il murale per riaffermare l’importanza della memoria storica e del rispetto verso le vittime dell’Olocausto.
La nuova esposizione del murale nella capitale italiana rappresenta una risposta forte all’intolleranza crescente che si osserva oggi in diverse forme nella società contemporanea. L’opera sarà parte integrante della collezione permanente del museo, accanto ad altre opere significative come “Anti-Semitism, History Repeating“, acquisita dalla fondazione poco prima del vandalismo.
Cerimonia d’inaugurazione: dettagli sull’evento
L’inaugurazione ufficiale del murale avrà luogo lunedì 7 aprile alle ore 17 presso la Casina dei Vallati, sede della Fondazione Museo della Shoah a Roma. Saranno presenti numerosi ospiti illustri tra cui Edith Bruck stessa, testimone diretta degli eventi tragici legati all’Olocausto e figura chiave nella trasmissione delle memorie storiche alle nuove generazioni.
Accanto ad essa interverranno Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale; Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah; Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; Victor Fadlun, Presidente Comunità Ebraica di Roma; oltre alla giornalista Claudia che modererà l’evento.
Questa cerimonia non solo segnerà il ritorno dell’opera ma fungerà anche da momento collettivo per riflettere sull’importanza del ricordo storico nell’attuale contesto sociale caratterizzato da episodi sempre più frequenti di antisemitismo ed intolleranza.
Le parole significative di Mario Venezia
Mario Venezia ha commentato l’importanza dell’accoglienza del murale dopo gli atti violenti subiti a Milano: «Accogliere oggi il murale è un atto di resistenza e responsabilità». Ha sottolineato quanto sia fondamentale mantenere viva la memoria storica attraverso figure come quella di Edith Bruck che hanno dedicato le loro vite al dialogo intergenerazionale sulla storia recente europea.
Venezia ha aggiunto che «la memoria non può essere cancellata né dalla vernice né dall’odio» ed ha ribadito l’impegno continuo nel difendere questa eredità culturale per onorare coloro che hanno vissuto esperienze traumatiche durante l’Olocausto. Le sue parole risuonano forti in un periodo dove è necessario contrastare ogni forma d’intolleranza con azioni concrete volte all’educazione e al rispetto reciproco nelle società moderne.