Mercoledì 13 marzo 2013, una data che rimarrà impressa nella storia della Chiesa cattolica. In quel pomeriggio, migliaia di persone si sono radunate in attesa della fumata bianca che avrebbe annunciato l’elezione del nuovo pontefice. Quella giornata ha portato non solo alla nomina di Jorge Mario Bergoglio come Papa Francesco, ma ha segnato l’inizio di un pontificato che avrebbe portato con sé cambiamenti significativi all’interno della Chiesa. L’attesa, che si è protratta oltre l’orario previsto, ha generato tensione e curiosità, sottolineando un evento che avrebbe avuto ripercussioni globali. Il fumo bianco che ha iniziato a fuoriuscire dal comignolo alle 19:05 ha finalmente sciolto le incertezze, dando inizio a una nuova era, ma non senza una serie di eventi e documenti che avevano preceduto questa storica elezione.
Il rituale elettorale e l’errore nel conteggio
Durante il conclave, la quarta votazione del 13 marzo si è conclusa senza problemi apparenti, ma un errore nel conteggio delle schede ha portato a un significativo ritardo nel processo. Si riscontrò che le schede erano 116, anziché 115, creando confusione tra i cardinali elettori. Giovanni Battista Re, il cardinale che presiedette il conclave, decise di annullare questa votazione e di convocare un nuovo scrutinio. Questo aspetto ha generato dibattiti e alcuni hanno sollevato dubbi sull’validità dell’elezione di Bergoglio, sostenendo che non fosse stata condotta in conformità con la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis. La questione si chiuse, però, senza contestazioni da parte degli altri cardinali, i quali ritenevano l’elezione valida e legittima, nonostante le polemiche sollevate in seguito.
Le riforme di Papa Francesco
Dal giorno della sua elezione, Papa Francesco ha intrapreso una serie di riforme che hanno cambiato il volto della Chiesa cattolica. Con la sua visione pastorale, ha promosso l’apertura e la modernizzazione della Chiesa, abbandonando alcune tradizioni consolidate. La sua decisione di abolire la Messa in latino ha suscitato risposte contrastanti, ma ha segnato un chiaro segnale di cambiamento. Francesco ha anche lavorato per includere il genere femminile nei vertici della Chiesa, un traguardo storico che ha permesso voci femminili di essere ascoltate in processi decisionali di rilievo. Ha istituito un dialogo più diretto con i fedeli, facendo della benedizione alle coppie omosessuali un gesto emblematico del suo approccio inclusivo.
È importante notare che il Papa ha scelto di dare priorità a vescovi e diocesi più piccole, spesso dimenticate, piuttosto che ai titolari delle grandi città tradizionalmente associate a cardinali. Questa decisione potrebbe riflettere il suo focus sulle “periferie” del mondo e sull’ascolto delle voci quelle meno rappresentate, in una Chiesa che si batte per essere sempre più vicina alla gente.
Il potere riformato della Curia
Uno degli aspetti più significativi del pontificato di Francesco è stata la sua riforma della Curia Romana, influenzando profondamente la governance della Chiesa. Nel 2022, ha presentato la Costituzione Apostolica, Preadicate Evangelium, che ha ridotto il potere attribuito ai Capi Dicastero, accentrando invece molte funzioni nella figura del Papa stesso. Questo cambiamento è stato evidenziato dalla soppressione dell’ex Congregazione di Propaganda Fide, un ente di potere ampiamente rispettato. Il nuovo Dicastero per l’Evangelizzazione, di cui Francesco è diventato Prefetto, segna un’era di maggiore centralizzazione della leadership, puntando su un approccio diretto per la diffusione del messaggio cristiano.
La capacità di Papa Francesco di instaurare una connessione profonda e personale con i fedeli ha fruttato consensi e affetto, ma anche critiche da parte delle gerarchie ecclesiastiche. Le sue scelte hanno portato a interrogativi sulla futura direzione della Chiesa, in particolare su come le sue riforme verranno accolte e applicate nel lungo termine.
La salute di Francesco e l’attesa per il futuro
Attualmente, Papa Francesco sta affrontando una fase delicata della sua vita, con la sua degenza presso il Policlinico Gemelli che ha destato preoccupazione tra i fedeli. L’assenza dal pubblico nei prossimi eventi significativi ha sollevato interrogativi e paure, ma i suoi sostenitori sono uniti nel desiderio di vederlo riprendersi completamente. La sua figura continua a essere centrale per milioni di persone in tutto il mondo, e i cambiamenti apportati durante il suo pontificato. La storia di Francesco è una riflessione su come una figura possa influenzare non solo una comunità religiosa, ma l’intero panorama sociale, con tutte le sue complessità e sfide. Tanti si augurano che nei prossimi anni possa continuare a portare avanti la sua missione, con quel rinnovamento che ha caratterizzato finora la sua guida a San Pietro.