Dopo un lungo e significativo percorso di 15 anni, il generale dei carabinieri Giampietro Lago ha concluso il suo mandato al comando del Ris di Parma. Durante il suo operato, ha guidato indagini scientifiche su alcuni dei casi più emblematici della cronaca italiana, come quelli di Yara Gambirasio, Saman Abbas, Igor il russo, Giulia Cecchettin e Chiara Petrolini. La sua uscita segna una fase di transizione cruciale per l’istituto, che ha tratto grande vantaggio dalla sua vasta esperienza e competenza.
Il percorso professionale di Giampietro Lago
Originario di Cittadella, in provincia di Padova, Giampietro Lago ha intrapreso la carriera come ufficiale dei carabinieri, sviluppando un forte interesse per la biologia forense sin dal 1989. La sua formazione accademica comprende una laurea in Scienze biologiche e un dottorato di ricerca conseguito presso l’Università di Roma, dove ha realizzato un progetto sperimentale sulla diagnosi del gruppo sanguigno da tracce non ematiche.
Nel corso della sua carriera, Lago ha ricoperto posizioni di crescente responsabilità, diventando per oltre dieci anni il responsabile del laboratorio di genetica forense del Ris di Roma. Durante questo periodo, ha anche conseguito una seconda laurea in Giurisprudenza, ampliando le sue competenze nel campo legale e scientifico. Nei primi anni 2000, ha ulteriormente arricchito il suo profilo professionale specializzandosi nella gestione del rischio legato alle minacce biologiche, conseguendo un Master in Difesa da armi biologiche e chimiche.
Collaborazioni e contributi internazionali
Il generale Lago ha svolto un ruolo attivo in numerosi progetti di ricerca, collaborando con istituzioni governative e di polizia a livello internazionale. Tra i suoi partner figurano enti di prestigio come l’FBI, Scotland Yard e il BKA tedesco. Inoltre, ha collaborato con diverse università, sia nazionali che internazionali, tra cui Parma, Cattolica, Sapienza, Alma Mater di Bologna, Padova, e istituzioni estere come la George Washington University di Washington, la University College London e l’Università di Losanna.
Queste collaborazioni hanno consentito a Lago di apportare un contributo significativo allo sviluppo della biologia forense e della genetica applicata alle indagini, rendendolo una figura di riferimento nel settore. La sua esperienza e le sue competenze hanno avuto un impatto duraturo sulle pratiche investigative in Italia, elevando il profilo del Ris di Parma a livello nazionale e internazionale.
La partenza del generale Lago non segna solo la conclusione di un capitolo importante per il Ris di Parma, ma rappresenta anche un’opportunità per il futuro dell’istituto, che potrà continuare a beneficiare del suo lascito e della sua visione nel campo della scienza forense.