Il celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa, *Il Gattopardo*, si prepara a rinascere in una nuova veste grazie alla miniserie che debutterà su Netflix il 5 marzo 2025. Questa attesa produzione, considerata tra le più significative mai realizzate in Italia, trae ispirazione dall’omonimo libro, un capolavoro della letteratura mondiale, già reso famoso dall’iconico film di Luchino Visconti.
La miniserie su Netflix
La miniserie *Il Gattopardo* è composta da sei episodi ed è il frutto di un ambizioso progetto di Indiana Production e Moonage Pictures. Tinny Andreatta, Vice Presidente del contenuto italiano di Netflix, ha descritto la serie come “sontuosa, emozionante e capace di catturare l’attualità del romanzo”. La trama ruota attorno a un protagonista che si trova in un limbo tra passato e presente, senza appartenere completamente a nessuno dei due mondi. La serie si propone di esplorare temi universali come il potere, l’amore e il costo del progresso, rendendo omaggio a un’opera che ha profondamente scosso la società del suo tempo.
La trama de Il Gattopardo
Ambientato in Sicilia durante i moti del 1860, *Il Gattopardo* racconta la vita di Don Fabrizio Corbera, il Principe di Salina, un aristocratico immerso in un contesto di bellezza e privilegio. Con l’unificazione italiana che minaccia l’esistenza della sua famiglia e della sua casata, Fabrizio si trova costretto a prendere decisioni difficili per preservare il suo status. La serie segue il suo percorso, che include la proposta di matrimonio tra la bella Angelica e suo nipote Tancredi. Questa scelta, sebbene possa garantire un futuro alla sua famiglia, comporta il rischio di ferire profondamente la sua amata figlia Concetta. Attraverso questa narrazione, la serie affronta questioni di grande rilevanza, mantenendo un legame con la realtà contemporanea.
Una saga familiare diretta da più registi
La regia della miniserie è affidata a Tom Shankland, noto per opere come *The Missing* e *The Serpent*, che ha diretto i primi tre episodi e l’ultimo. Gli episodi centrali sono stati diretti da Giuseppe Capotondi e Laura Luchetti. Shankland ha rivelato che questo progetto rappresenta un sogno coltivato fin da bambino, ispirato dai suoi viaggi in Italia, in particolare in Sicilia. Ha cercato di infondere nella serie le impressioni che l’isola ha lasciato in lui, per permettere al pubblico di vivere la magia e il dramma di quel luogo straordinario.
Kim Rossi Stuart e Saul Nanni, il Principe di Salina e Tancredi
Nel ruolo di Don Fabrizio Corbera, troviamo Kim Rossi Stuart, che ha condiviso le sue riflessioni sul personaggio. L’attore ha descritto il suo approccio al ruolo come una sfida, data l’imponenza e la complessità del personaggio. Dopo aver letto il romanzo, ha trovato una connessione profonda con le fragilità del Principe, lavorando sulla sua voce per dare vita a un personaggio ricco di sfumature. Saul Nanni, scelto da Rossi Stuart per interpretare Tancredi, incarna la gioventù e l’ardore di un giovane che cerca il suo posto nel mondo, rappresentando il desiderio di afferrare la vita con tutte le sue forze.
Benedetta Porcaroli e Deva Cassel, Concetta e Angelica
Un aspetto sorprendente della miniserie è l’approfondimento dei personaggi femminili, in particolare Concetta Corbera di Salina, interpretata da Benedetta Porcaroli. In questa versione, Concetta è ritratta come un personaggio più forte e ribelle, che affronta il peso dell’amore incondizionato verso un padre ingombrante. Dall’altra parte, Deva Cassel interpreta Angelica, un personaggio complesso e sfaccettato, che deve navigare le dinamiche di un mondo nobiliare che non le appartiene completamente. La sua lotta interiore e il desiderio di trovare il proprio posto si rivelano centrali nella narrazione.