Il film “Sempre”, diretto da Luciana Fina, offre una riflessione profonda sulla storia del Portogallo attraverso un uso magistrale di immagini d’archivio e spezzoni cinematografici. La pellicola affronta temi come la repressione del regime salazarista, le occupazioni studentesche del 1969 e il Movimento delle Forze Armate del 1974, fino ad arrivare all’estate calda del 1975. Proiettato al Kursaal di Bari nell’ambito del Bif&st dopo l’anteprima al Festival di Venezia, questo lavoro si propone non solo come un racconto degli eventi storici ma anche come un’esplorazione delle emozioni e delle aspirazioni dei protagonisti.
Un viaggio attraverso la memoria storica
“Sempre” si distingue per il suo approccio innovativo alla narrazione storica. Utilizzando materiale d’archivio proveniente da cineasti che hanno documentato quegli anni tumultuosi in Portogallo, Fina riesce a ricreare l’atmosfera di un periodo cruciale per il paese. Le immagini iniziali presentano volti noti della documentaristica portoghese come Lino Del Fra e Cecilia Mangini, accompagnati dai versi evocativi di Franco Fortini. Questo flusso poetico è frutto di un attento lavoro di montaggio che mira a restituire non solo i fatti ma anche le sensazioni vissute da chi ha partecipato agli eventi.
La regista sottolinea che più che raccontare una semplice cronaca della rivoluzione, desidera trasmettere l’intero processo rivoluzionario: le emozioni collettive e i gesti significativi dei partecipanti. Attraverso lo sguardo dei cineasti dell’epoca, Fina invita gli spettatori a immergersi nei sogni e nelle speranze legate alla liberazione dal fascismo.
La genesi artistica dietro “Sempre”
La realizzazione del film ha avuto origine da un invito della Cinemateca Portuguesa in occasione dei cinquanta anni dalla Rivoluzione dei Garofani. L’invito era quello di esplorare gli archivi per creare una grande installazione visiva dedicata alla celebrazione dell’importante anniversario storico. Da questa installazione è emerso il progetto cinematografico vero e proprio.
Fina ha lavorato con materiali eterogenei provenienti dagli archivi televisivi e dal cinema amatoriale dell’epoca, creando così una narrazione visiva ricca ed evocativa. Ha prestato particolare attenzione ai gesti espressivi degli autori coinvolti nel processo creativo originale; ogni scelta stilistica è stata fatta con rispetto verso coloro che hanno contribuito a scrivere quella pagina della storia portoghese.
Inoltre, la colonna sonora include registrazioni recenti effettuate durante manifestazioni contemporanee su temi sociali rilevanti come i diritti umani e la pace; questi suoni fungono da ponte tra passato e presente, rendendo ancora più attuale il messaggio della pellicola.
Riflessioni sul ruolo culturale del Portogallo
Luciana Fina vive in Portogallo dal 1991 ma mantiene forti legami con Bari dove ha contribuito allo sviluppo culturale locale attraverso festival musicali importanti come Time Zones. Durante l’intervista ha parlato dell’identità unica del Portogallo nel contesto europeo: un paese affacciato sull’Oceano Atlantico con una lunga storia coloniale che continua ad influenzarne la cultura contemporanea.
Fina osserva che oggi il paese deve affrontare sfide significative legate al turismo massivo ed alla speculazione immobiliare causata dall’interesse internazionale nei suoi mercati immobiliari. Queste problematiche pongono interrogativi sul futuro culturale ed economico della nazione nel contesto globale odierno.
Riflettendo sul suo arrivo negli anni ’90 in Portogallo, descrive quel periodo come caratterizzato da vivacità culturale; uno spazio fertile dove poter sviluppare le proprie passioni artistiche incrociando cinema ed arti visive grazie anche all’apertura dello Stato verso investimenti nella cultura durante quegli anni cruciali per la democrazia portoghese post-salazarista.
Con “Sempre”, Luciana Fina non solo celebra un momento storico fondamentale ma invita anche gli spettatori a riflettere sulle sfide attuali attraverso l’obiettivo critico dell’arte cinematografica.