Il Cremlino avverte che i dazi e le guerre commerciali del 2025 stanno causando danni significativi all'economia globale, mettendo a rischio la stabilità dei mercati internazionali
Il Cremlino ha recentemente lanciato un forte monito riguardo alle ripercussioni negative che i dazi e le guerre commerciali stanno avendo sull’economia globale. Questa dichiarazione è stata fatta durante una conferenza stampa a Mosca il 15 marzo 2025, dove i funzionari russi hanno evidenziato come le tensioni commerciali tra le nazioni stiano ostacolando la crescita economica e destabilizzando i mercati internazionali.
Le guerre commerciali, caratterizzate dall’imposizione di dazi elevati su beni e servizi tra paesi, hanno comportato un aumento dei costi sia per i consumatori che per le aziende. Secondo le analisi presentate dal Cremlino, queste misure protezionistiche non solo danneggiano le relazioni commerciali, ma generano anche una crescente incertezza economica. I funzionari hanno messo in luce che le economie emergenti, come quella russa, risultano particolarmente vulnerabili a tali dinamiche, in quanto dipendono fortemente dalle esportazioni e dagli investimenti esteri.
In aggiunta, il Cremlino ha sottolineato come i dazi stiano avendo un impatto negativo su settori chiave dell’economia, come l’energia e l’agricoltura. Le aziende russe si trovano ad affrontare crescenti difficoltà nel competere sui mercati internazionali, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e della diminuzione della domanda per i loro prodotti. Questo contesto ha portato a una stagnazione della crescita economica, con conseguenze anche sul mercato del lavoro.
In risposta a queste preoccupazioni, il Cremlino ha esortato la comunità internazionale a collaborare per trovare soluzioni pacifiche e costruttive. Durante la conferenza, i rappresentanti russi hanno enfatizzato l’importanza di un dialogo aperto tra le nazioni per affrontare le sfide economiche globali. È stata suggerita la cooperazione multilaterale come una possibile via d’uscita dalle attuali tensioni, promuovendo un commercio equo e sostenibile.
Inoltre, il Cremlino ha proposto l’istituzione di un forum internazionale dedicato al commercio, dove i paesi possano discutere e risolvere le controversie commerciali in modo costruttivo. Questa iniziativa mira a ridurre le tensioni e a creare un ambiente commerciale più stabile, che possa avvantaggiare tutte le parti coinvolte.
Guardando al futuro, il Cremlino ha avvertito che, se le attuali politiche commerciali non verranno riviste, il rischio di una recessione globale aumenterà. I funzionari russi hanno esortato i leader mondiali a considerare le conseguenze a lungo termine delle loro azioni e a impegnarsi per un sistema commerciale più equo. La speranza è che, attraverso la cooperazione e il dialogo, si possa evitare un ulteriore deterioramento delle relazioni economiche internazionali.