Nel cuore di Napoli, il Conservatorio San Pietro a Majella si prepara a dare nuova vita alla voce, non solo come strumento musicale ma anche come espressione dell’identità umana. Questo approccio è al centro del progetto Pro-Ben, promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che mira a sostenere il benessere psicofisico degli studenti attraverso percorsi artistici ed espressivi. La presidente Carla Ciccarelli guida questa iniziativa con l’intento di integrare la formazione musicale con aspetti fondamentali come la salute e l’educazione emotiva.
Il progetto Pro-Ben: un’iniziativa per il benessere degli studenti
Il progetto Pro-Ben rappresenta un’importante opportunità per gli studenti del Conservatorio. Si propone di esplorare le potenzialità terapeutiche della musica e della voce, creando un ambiente in cui gli allievi possano sviluppare non solo competenze musicali ma anche una maggiore consapevolezza di sé. La presidente Ciccarelli ha sottolineato l’importanza della voce come strumento primordiale che connette corpo e spirito. “La voce è lo strumento più antico e al tempo stesso il più moderno che abbiamo”, ha affermato, evidenziando così la sua centralità nel percorso formativo.
L’integrazione tra arte e salute è uno dei punti cardine del progetto. Attraverso attività artistiche mirate, gli studenti possono affrontare tematiche legate al benessere psicologico ed emotivo. Questo approccio innovativo si riflette nei programmi didattici del conservatorio, dove si cerca di formare musicisti consapevoli delle proprie emozioni e capacità espressive.
Gli incontri “Vocalis”: approfondimenti sulla vocalità
Il ciclo di incontri intitolato “Vocalis”, in programma martedì 15 e mercoledì 16 aprile presso le sale Martucci e Scarlatti del conservatorio, rappresenta una delle prime manifestazioni pubbliche del progetto Pro-Ben. L’apertura ufficiale sarà affidata al direttore Gaetano Panariello che dedicherà i suoi interventi alla figura di Roberto De Simone, recentemente scomparso maestro della vocalità colta napoletana.
Durante queste due giornate saranno esplorati vari aspetti legati alla voce: dalla dimensione artistica a quella riabilitativa fino agli ambiti didattici ed interpretativi. Tra i relatori ci saranno nomi noti nel panorama musicale italiano come Enzo Avitabile e Ugo Cesari; ognuno porterà la propria esperienza personale contribuendo così ad un dibattito ricco sui molteplici significati della vocalità.
L’evento culminerà con un omaggio finale dedicato all’opera “La Gatta Cenerentola”, simbolo dell’eredità culturale partenopea che continua ad influenzare generazioni di artisti.
Premio San Pietro a Majella: riconoscimento a Renzo Arbore
Mercoledì 16 aprile sarà conferito anche il Premio San Pietro a Majella all’artista Renzo Arbore per i suoi contributi significativi alla cultura napoletana. La presidente Ciccarelli ha descritto Arbore come un innovatore capace di raccontare l’anima della città attraverso eleganza ed ironia; egli rappresenta una figura chiave nella trasformazione delle tradizioni musicali in narrazioni contemporanee accessibili a tutti.
Dopo la cerimonia di premiazione avrà luogo uno spettacolo dal vivo condotto da Gegè Telesforo intitolato “Big Mama Legacy Live 2025”. Telesforo sarà accompagnato da giovani musicisti emergenti offrendo così una piattaforma ai nuovi talenti mentre celebra insieme ai presenti le radici musicali napoletane.
In questo contesto vibrante si conferma ancora una volta l’impegno del Conservatorio nel promuovere non solo eccellenza formativa ma anche responsabilità culturale verso la comunità locale attraverso eventi che stimolano ascolto attivo ed interazione sociale.