Le comunità di Napoli colpite dal bradisismo stanno vivendo giorni di grande angoscia e incertezze, conseguenti a scosse che possono colpire in qualsiasi momento. Il presidente dell’Ordine degli psicologi della Campania, Armando Cozzuto, ha sottolineato come questo lungo periodo di instabilità influisca seriamente sulla salute mentale delle persone, generando ansia e potenziali disturbi post-traumatici. La situazione è paragonabile a contesti di crisi prolungata, come quelli vissuti in situazioni di guerra.
L’impatto psicologico del bradisismo
Il bradisismo, fenomeno geologico che causa variazioni nel livello del suolo, si sta rivelando una sfida non solo fisica ma anche psicologica per gli abitanti delle zone colpite. Cozzuto spiega che gli effetti sono devastanti, non solo per le perdite materiali ma anche per la percezione di stabilità nelle vite delle persone. La quotidianità viene brutalmente interrotta e l’identità stessa delle persone è messa in discussione. Queste dinamiche profondamente destabilizzanti portano a sentirsi insicuri, con il rischio di sviluppare disturbi d’ansia.
I cittadini vivono un intenso senso di vulnerabilità. Il ripetersi di eventi stressanti nel corso del tempo diminuisce la capacità di gestire lo stress, incrementando i livelli di ansia. La percezione di vivere in un’area ad alto rischio, non sapendo quando si verificherà una prossima scossa, genera un sentimento di impotenza, blocca la pianificazione futura e ostacola la capacità di sviluppare resilienza. In questo contesto, l’ansia diventa un fenomeno comune tra le popolazioni interessate.
Connessioni con altre emergenze: dal bradisismo al Covid-19
I paralleli tra le esperienze vissute durante la pandemia di Covid-19 e l’attuale stato di emergenza legato al bradisismo non possono essere sottovalutati. Cozzuto evidenzia che, in entrambi i casi, le persone si trovano ad affrontare una profonda indeterminatezza, con la difficoltà di gestire l’ansia legata a eventi non controllabili. Durante il Covid-19, molte persone sperimentarono un blocco nelle loro routine quotidiane, e lo stesso accade ora con le scosse di terreno.
L’assenza di certezze future porta a un rimanere bloccati in una condizione di stress cronico, che può diventare molto invalidante nel lungo periodo. Le ripercussioni non riguardano solo l’individuo, ma investono anche la collettività, influenzando l’educazione dei più giovani. Le chiusure scolastiche per motivi di sicurezza limitano le opportunità di socializzazione e di apprendimento, creando rilevanti ritardi nei percorsi educativi.
Possibili vie d’uscita e necessità di intervento
Malgrado le sfide, Cozzuto afferma che ci sono modi per affrontare questa situazione difficile. È fondamentale che le persone cerchino supporto professionale, rivolgendosi a psicologi o psicoterapeuti. La riorganizzazione personale e l’attenzione alla salute mentale sono passi cruciali per superare il trauma e riprendersi. Tuttavia, non basta solo questo: è indispensabile che le istituzioni prendano provvedimenti concreti per alleviare la pressione sulle famiglie colpite.
Il presidente dell’Ordine degli psicologi sottolinea l’importanza di interventi reali e tangibili. Le risorse economiche disponibili devono essere utilizzate per supportare i cittadini nel trovare abitazioni sicure, senza che questo comporti una perdita patrimoniale. Molte di queste persone sono già gravate da mutui o affitti e si trovano in una posizione difficile nel lasciare i loro attuali luoghi di residenza. È cruciale che vengano elaborati piani efficaci per garantire ai residenti un futuro più sereno, liberandoli dallo stress e dall’ansia causati dal bradisismo.