Il capolavoro di Gioachino Rossini, *Il barbiere di Siviglia*, è pronto a incantare nuovamente il pubblico del Teatro Regio di Parma, a partire dal 1° marzo 2025 , con repliche fissate per il 5, 7 e 9 dello stesso mese. Questa nuova produzione, che segue il trionfo dell’anno scorso, è realizzata in collaborazione con il Rossini Opera Festival e vede la regia, le scenografie e i costumi firmati da Pier Luigi Pizzi .
Un cast di eccellenza
L’Orchestra Senzaspine di Bologna, sotto la direzione del maestro George Petrou, accompagnerà un cast di talentuosi artisti. Tra i protagonisti spiccano Ruzil Gatin nel ruolo del Conte d’Almaviva, Carlo Lepore nei panni di Don Bartolo, e Maria Kataeva nel ruolo di Rosina. Il giovane Matteo Mancini, solo ventiseienne, interpreterà Figaro, mentre Grigory Shkarupa sarà Don Basilio. Completano il cast Licia Piermatteo nel ruolo di Berta, Gianluca Failla come Fiorello e Armando De Ceccon nel ruolo di Ambrogio. Questo ensemble promette di portare in scena una fitta trama di inganni e situazioni comiche, tipiche di un’opera che ha conquistato il mondo grazie al suo linguaggio musicale brillante e al ritmo narrativo incalzante.
La storia dietro l’opera
*Il barbiere di Siviglia* debuttò il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma, riscuotendo un successo che all’epoca sembrava tutt’altro che scontato. L’opera si basa su un testo di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, ma il librettista Cesare Sterbini ha saputo adattarlo in modo agile, creando dialoghi vivaci e accattivanti che permettono di seguire con facilità gli sviluppi della storia. La capacità di Rossini di rinnovare temi musicali già utilizzati in precedenti opere è un altro aspetto che rende il suo lavoro sempre attuale e affascinante. La sua musica riesce a mescolare elementi di comicità e malinconia, creando un’esperienza unica per il pubblico.
Le parole di Pier Luigi Pizzi
Pier Luigi Pizzi, regista di questa produzione, ha condiviso le sue riflessioni sul lavoro. “Sono arrivato tardi alla regia del *Barbiere di Siviglia* – ha dichiarato – semplicemente perché non si era mai concretizzata prima l’occasione. Poi mi fu offerta l’opportunità nel 2018 al Rossini Opera Festival, che è lo stesso spettacolo che riprendo qui e che mi ha permesso di accostarmi al *Barbiere* con sentimento nuovo, senza preconcetti”. Pizzi ha sottolineato l’importanza del testo di Beaumarchais e il modo in cui Sterbini ha saputo trasformarlo in un libretto che mantiene intatta la freschezza e la vivacità della trama.
Con una combinazione di talento, esperienza e passione, questa nuova produzione di *Il barbiere di Siviglia* si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti dell’opera e della musica di Rossini.