I giovani lettori italiani: il rapporto tra libri e smartphone secondo l’Osservatorio Kids

L’Osservatorio Kids dell’AIE rivela che i ragazzi italiani tra 10 e 14 anni dedicano solo 1 ora e 43 minuti alla lettura settimanale, contro oltre 10 ore sui dispositivi mobili.
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Nel contesto attuale, in cui la tecnologia permea ogni aspetto della vita quotidiana, il mondo della lettura sta subendo significativi cambiamenti. È in questo scenario che l’Osservatorio Kids dell’Associazione Italiana Editori, realizzato in collaborazione con Pepe Research, offre un quadro dettagliato del comportamento dei ragazzi italiani tra i 10 e i 14 anni riguardo alla lettura e all’uso degli smartphone. I risultati di questa indagine, che verrà presentata durante la Bologna Children’s Book Fair il 31 marzo, pongono l’accento su un dato inquietante: per ogni ora dedicata alla lettura, i ragazzi ne spendono sei interagendo con i contenuti digitali.

Il tempo dedicato alla lettura rispetto all’uso dello smartphone

Secondo i dati raccolti dall’indagine, i giovani italiani dedicano mediamente solo 1 ora e 43 minuti alla lettura di libri ogni settimana. Al contrario, il tempo speso sui dispositivi mobili raggiunge ben 10 ore e 28 minuti settimanali. Questo squilibrio mette in evidenza una tendenza preoccupante: il predominio della fruizione digitale rispetto alla lettura di testi cartacei o digitali. La ricerca di AIE non si limita a identificare il tempo di lettura, ma analizza anche le motivazioni e le dinamiche di acquisto di libri per bambini e ragazzi, creando un quadro complessivo sulle attività di lettura nella fascia d’età.

Questo divario di tempo trae spunto dall’uso sempre più esteso delle piattaforme digitali, che offrono contenuti immediati e attrattivi, rendendo più difficile per i giovani mantenere l’attenzione su un libro. La lettura, vista come un’attività concentrata e riflessiva, sembra confrontarsi con l’immediatezza e la rapidità delle informazioni che i ragazzi possono ricevere dallo smartphone. Tali informazioni suggeriscono che l’abitudine alla lettura potrebbe essere minacciata dall’eccesso di stimoli visivi e sonori forniti dai dispositivi mobili.

L’analisi del comportamento di lettura giovanile

L’Osservatorio Kids, attivo dal 2018 con cadenza biennale, si propone di tracciare l’andamento della lettura tra i giovani. In questo contesto, Innocenzo Cipolletta, presidente di AIE, sottolinea l’importanza dei risultati che verranno presentati: “I dati che presenteremo a Bologna gettano nuova luce sulla qualità della lettura dei più giovani.” Questa affermazione indica che la lettura non è soltanto una questione di quantità, ma anche di qualità.

Non si tratta infatti solo di misurare il tempo trascorso con un libro in mano, ma anche di esplorare come i ragazzi si approcciano alla lettura, quali generi preferiscono e quali cambiamenti si manifestano nel corso della loro crescita. L’Osservatorio Kids rappresenta un’iniziativa unica in Italia poiché si concentra in modo specifico sui comportamenti di lettura in questa fascia d’età, generando dati significativi che possono informare editori, pedagoghi e genitori.

Presentazione della ricerca e interventi previsti

L’evento di presentazione si tiene il 31 marzo alle 14, presso la Sala Overture della Bologna Children’s Book Fair. Saranno presenti diversi relatori, tra cui Fabio Del Giudice, direttore di AIE, che aprirà la sessione con dei saluti. A seguire, Giovanni Peresson, responsabile dell’ufficio studi AIE, presenterà i risultati della ricerca, approfondendo le modalità di approccio alla lettura da parte dei ragazzi.

Inoltre, interverranno figure importanti del panorama editoriale come Carlo Gallucci della Commissione Ragazzi AIE, Miriam Giovanzana di Terre di Mezzo e Nicoletta Gramantieri della Biblioteca Salaborsa. La sessione sarà moderata da Samuele Cafasso, giornalista de Il Giornale della Libreria. Questo incontro rappresenta un’opportunità per riflettere su come promuovere la lettura tra i più giovani, esplorando le sfide e le opportunità che la tecnologia presenta in questo campo.

Non resta che attendere la presentazione dei dati per capire come i giovanissimi italiani possano trovare un giusto equilibrio tra la lettura e l’utilizzo della tecnologia, favorendo così una formazione culturale più ricca e variegata.

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