Grandi aperture del patrimonio italiano: le Giornate Fai di Primavera tornano il 22 e 23 marzo

L’anno 2025 segna un’importante ricorrenza per il Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano, che compie 50 anni. Si celebra con la 33/a edizione delle Giornate Fai di Primavera, un evento fondamentale dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. In questo contesto, saranno aperti al pubblico 750 luoghi in 400 città, grazie all’impegno di 16 mila volontari e giovani apprendisti ciceroni, pronti a guidare i visitatori in questo viaggio tra arte, storia e bellezze naturali.

Aperture significative e luoghi di interesse

Le Giornate Fai di Primavera non sono solamente un’opportunità per visitare luoghi storici, ma rappresentano anche un momento di celebrazione per l’intero Paese. Tra le aperture di quest’edizione, spicca il Collegio Romano a Roma, attuale sede del Ministero della Cultura. La scelta di questo luogo non è casuale, poiché coincide con il cinquantesimo anniversario sia del Fai che del ministero. “Questo evento segna un forte legame tra tutela e valorizzazione del patrimonio culturale,” spiega il Ministro Alessandro Giuli.

Questa edizione delle Giornate Fai è impreziosita da un’atmosfera di festa, frutto del lavoro dei volontari, che hanno accolto 13 milioni di visitatori nel corso delle passate 33 edizioni. È un richiamo alla collaborazione tra il Fai e le sovrintendenze locali, creando una rete di valorizzazione effettiva e radicata in tutto il territorio nazionale.

Un patrimonio culturale da riscoprire

La direttrice culturale del Fai, Daniela Bruno, presenta una selezione di luoghi magnifici, dall’elegante Palazzo Labia a Venezia, fino a spazi meno conosciuti ma di grande valore, come l’Asilo Santeria a Como. Quest’ultimo, espressione del razionalismo italiano, è chiuso da anni ma rappresenta un importante esempio di architettura da rivalutare. Non mancano nemmeno gemme come la Biblioteca Lucchesiana ad Agrigento e il Mita di Brescia, che ospita la più grande collezione privata di tappeti al mondo.

Queste aperture offrono occasioni preziose per immergersi nella cultura italiana, scoprire storie e opere d’arte che, seppur meno visibili, meritano di essere valorizzate e raccontate. Ogni luogo ha una storia da narrare, e il Fai si impegna a far sì che queste storie possano giungere a un pubblico sempre più vasto.

La rilevanza culturale in tempi moderni

Il presidente del Fai, Marco Magnifico, sottolinea come in questo cinquantesimo anniversario, l’iniziativa acquisti un significato ancora più profondo, soprattutto in un contesto internazionale complesso. “La cronaca politica attuale ci spinge a valorizzare la nostra cultura e a riaffermare l’importanza di principi come giustizia e equità,” afferma Magnifico. Questi valori sono fondamentali per una democrazia sana e per il benessere collettivo.

Le Giornate Fai di Primavera non sono solo un’opportunità per visitare monumenti e siti storici, ma un invito a riflettere sulla nostra storia, sul nostro presente e sull’importanza di preservare il nostro patrimonio per le future generazioni. Durante questo fine settimana di eventi programmati tra il 22 e il 23 marzo, sarà possibile esplorare una varietà di luoghi, ognuno con la propria unicità, contribuendo a rafforzare la coscienza culturale della comunità italiana.

Collaborazione con i media e diffusione del patrimonio

Le Giornate Fai di Primavera chiudono la decima Settimana Rai dedicata ai Beni Culturali, un’iniziativa che mette in evidenza l’importante sinergia tra il Fai e la Rai. Un’alleanza che da dieci anni promuove il patrimonio culturale italiano, allineando visioni e obiettivi. Stefano Coletta, Direttore Rai Distribuzione e Offerta Estero, commenta: “Abbiamo condiviso insieme valori fondamentali, sostenendo una campagna di sensibilizzazione attorno al nostro patrimonio.”

Le Giornate non rappresentano solo un’occasione di apertura straordinaria, ma sono anche un’opportunità per incoraggiare le persone a scoprire e apprezzare la bellezza delle arti e della cultura italiana. “Vieni a scoprire il patrimonio culturale del nostro Paese, partecipando a queste giornate uniche e irripetibili.”

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