Giuli: la mappatura della siccità culturale è urgente, il Piano Olivetti avvia il cambiamento

Il ministro della Cultura Alessandro Giuli annuncia un piano da 34 milioni di euro per affrontare la siccità culturale in Italia, valorizzando le biblioteche e le periferie.
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mappatura della siccità culturale: il Piano Olivetti segna l'inizio di un cambiamento necessario per il 2025

Urgenza di affrontare la siccità culturale

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha recentemente evidenziato la necessità di una mappatura della siccità culturale in Italia, sottolineando l’importanza di affrontare questa crisi nelle periferie metropolitane e nelle aree interne svantaggiate. Durante un’interrogazione al Senato, Giuli ha risposto a una domanda del partito Fratelli d’Italia riguardo all’attuazione del Piano Olivetti, un’iniziativa chiave del recente decreto cultura approvato dal Parlamento. Il ministro ha dichiarato che il passo successivo è l’adozione rapida dei decreti attuativi, per avviare il piano il prima possibile, coinvolgendo tutte le strutture del ministero.

Un riconoscimento importante

Il 27 febbraio segnerà il 65° anniversario della morte di Adriano Olivetti, un evento richiamato da Giuli per evidenziare l’importanza del Piano. Secondo il ministro, questo progetto rappresenta un passo fondamentale per la promozione della cultura, ispirato dalla visione innovativa di Olivetti, che si basa sullo sviluppo, il progresso sociale e la cultura. Giuli ha ribadito che il Piano intende rendere la cultura un bene comune, accessibile e integrato nella vita delle comunità. Tra gli obiettivi principali ci sono la rigenerazione delle periferie e la valorizzazione delle biblioteche come strumenti di aggregazione sociale e promozione della filiera editoriale.

Investimenti e risorse

Il Piano prevede un investimento di 34 milioni di euro, con ulteriori 10 milioni di euro destinati alla terza pagina, che riguarda l’offerta culturale dei quotidiani. Giuli ha sottolineato l’importanza di garantire che queste risorse siano utilizzate in modo efficace, massimizzando l’impatto nelle aree più bisognose.

Il ruolo delle biblioteche

Le biblioteche, ha affermato Giuli, non sono semplici spazi di conservazione della memoria storica, ma rappresentano presidi di civiltà, luoghi vitali per l’inclusione, l’educazione civica e la formazione, in particolare per i giovani e le persone meno abbienti. In Italia, le biblioteche costituiscono l’infrastruttura culturale più diffusa e un capitale sociale inestimabile. Durante il processo legislativo, il Piano Olivetti è stato ulteriormente perfezionato per rispondere in modo più efficace alle esigenze delle biblioteche e dei loro utenti.

Un impegno oltre il Piano Olivetti

Tuttavia, l’impegno del ministero non si limita a questo. Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato dal programma Next Generation EU, si sta creando una piattaforma integrata per la digitalizzazione dei beni culturali, incluso il patrimonio delle biblioteche. Questo approccio mira a rendere la cultura e l’informazione accessibili a tutti, contribuendo a ridurre il divario digitale e offrendo ai cittadini un accesso diretto a una vasta gamma di dati e risorse.

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